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Aveva terminato la sua giornata di lavoro, Elvira Zriba, la 34enne uccisa nella notte di domenica da una moto che l’ha travolta a folle velocità in via Caracciolo. Aveva portato i sacchi dell’immondizia nei cassonetti e si era fermata davanti alle strisce pedonali in attesa che scattasse il verde ai semafori. Mentre attraversava è sopraggiunto il centauro che le ha tolto la vita.

Napoli, Elvira aveva finito di lavorare: “Travolta da moto che impennava”

Elvira non è mai tornata. Sulle strisce pedonali che la riportavano nel locale dove la 34enne doveva recuperare le sue cose prima ritornare a casa è piombata una moto a velocità folle che l’ha scagliata a circa venti metri di distanza. Un impatto violentissimo, di cui probabilmente ha fatto persino fatica a capacitarsi. I soccorsi l’hanno trasportata prima dell’alba all’ospedale San Paolo, dove la donna respirava ancora prima di morire poco dopo per le gravi ferite riportate.

Immediatamente sono scattate le indagini della Polizia Stradale di Napoli, sezione Infortunistica. L’uomo che ha investito Elvira è un 30enne ricoverato all’Ospedale del Mare con fratture multiple. Non ha mai conseguito la patente ed ora su di lui pende l’accusa di omicidio stradale. Sul lato passeggero c’era una ragazza – come spiega Il Mattino – che nella caduta ha subito gravi traumi. E’ all’ospedale Cardarelli in condizioni stabili. 

L’investitore impennava? Ipotesi autovelox sul lungomare

La dinamica dell’incidente è ancora da chiarire. Secondo alcune indiscrezioni, rilanciate anche dal consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli di Europa Verde, il centauro alla guida della moto impennava a folle velocità al momento dell’impatto. Saranno le telecamere della zona che aiuteranno gli investigatori a ricostruire esattamente cosa sia successo. Intanto la notizia della morte di Elvira è arrivata anche sui tavoli del Comune. In una riunione della giunta comunale il sindaco ha chiesto di far partire subito un programma per dotare la città di Napoli di autovelox nelle zone a rischio, compreso il lungomare. «Si faccia subito – ha chiesto Gaetano Manfredi – senza indugio bisogna dare risposte alla questione della sicurezza stradale in città».

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