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FRATTAMAGGIORE. Resta in carcere Pasquale Pezzella, il 39enne accusato del tentato omicidio di Nicola Liguori a Frattamaggiore. Ma intanto emergono nuovi dettagli relativi al terribile accaduto. Pare infatti, secondo quanto riporta Il Mattino, che il fratello e la mamma della vittima abbiano ricevuto pressioni da parte del padre dell’indagato e di altri parenti affinché non denunciassero Pezzella.

I familiari del 39enne in carcere si sarebbero anche impegnati con i genitori di Liguori a pagare tutte le spese mediche necessarie in cambio della mancata denuncia al figlio.

Frattamaggiore,

La vittima pare che nei minuti successivi abbia riferito al fratello e alla mamma che a cospargerlo di benzina e dargli fuoco fosse stato Pezzella. Nonostante il dolore e le ustioni, il 36enne ha avuto la forza di indicare proprio in Pasquale l’autore dell’aggressione insieme a un altro giovane di cui pero’ non sapeva fornire il nome. Fondamentale anche la testimonianza della fidanzata di Liguori che era in videochiamata quando è accaduta la tragedia.

A far sì che il giudice convalidasse il fermo pare ci sia anche questa circostanza delle presunte pressioni sui genitori della vittima. L’uomo accusato di tentato omicidio, invece, si è sempre professato innocente. L’indagato, inoltre, è il nipote di Pasquale Pezzella, detto Pasquale a muta, ex capozona di camorra a Frattamaggiore, attualmente in carcere.

Intanto, nel policlinico di Bari, dove è ricoverato, Nicola Liguori lotta tra la vita e la morte. Le ustioni lo hanno colpito sul 45% del corpo.

 

 

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