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Ha pubblicato sul suo profilo Facebook una lettera dedicata alla figlia morta nel sonno ad appena 6 anni. Rossella ha affidato a un post il dolore che sta sperimentando per la perdita della piccola Giulia De Luca. Ad anticiparne il contenuto il portale Paesenews.it.

Sessa Aurunca, Giulia morta nel sonno a 6 anni. La lettera commossa della mamma

Era il 27 aprile scorso quando Giulia si è addormentata sul divano della sua casa di Fasani, frazione di Sessa Aurunca (Caserta), per non svegliarsi più. E’ stata proprio la mamma, Rossella, a scuoterla e ad accorgersi che qualcosa non andava tanto da chiamare i soccorsi.

La magistratura ha aperto un fascicolo di indagine su questo misterioso decesso, disponendo il sequestro della salma e l’esame autoptico. La piccola non soffriva di patologie pregresse né di malattie. Al momento la sua morte è inspiegabile.

Nessuno potrà mai comprendere quanto la perdita di un figlio possa procurare un dolore così tanto atroce – scrive Rossella su Facebook -, un dolore che va al di fuori di ogni ragionevole considerazione. E’ qualcosa di inimmaginabile: è una realtà senza confronti che sconvolge il ritmo biologico del tuo tempo che ti fa sentire una sconfitta, una perdente, perchè ‘Sopravvivi alla morte di tuo figlio’. Nessun genitore dovrebbe mai conoscere una tale realtà”.

Poi prosegue: “E’ un dolore che vivi quotidianamente nascosto tra le pieghe del tuo cuore per non farti sentire una ‘diversa’. Per non farti sentir dire per l’ennesima volta ‘Forza, la vita continua’. Sì, la vita continua! Ma che ne sanno gli altri della tua vita, di quanto ormai la tua vita sia cambiata e nulla sembra più appartenerti. Senti quanto la vita è fuggevole, mutevole…passa un soffio di vento e inaspettatamente travolge la tua esistenza… Quell’esistenza bloccata, chiusa, finita nell’istante in cui tuo figlio è andato via”.

Il post continua con parole cariche di sconforto e amarezza: “Gli altri non comprenderanno mai cosa si prova quando l’ ultima immagine che hai di tuo figlio è un corpo inerme che sembra plasmato nella cera. Quel corpo che hai cullato, quel viso che hai amato, accarezzato, stretto al tuo seno… Quel corpo, quel viso vibranti di vitalità sono invece lì che giacciono nell’ immobilità della morte e da lì a poco non li vedrai più. Questa immagine, questo dolore rimarrà solo tuo. Per gli altri sarà una storia tra le tante che verranno dimenticate. Per te, invece è il tuo peggior incubo, e non hai altre alternative che conviverci. Mentre il tempo scorre via senza più un ordine preciso, senti l’insondabile vuoto della sua assenza… senti il peso della solitudine che non ti abbandona neppure tra mille presenze, perchè è sempre la sua presenza che ti manca”.

Per quanto tenti di aggrapparti con tutte le tue forze alla fede che certamente ti aiuta – conclude Rossella –, in quanto ti fa sperare in una nuova vita dove potrai ritrovarlo, quì sulla terra, però, tuo figlio ti manca come l’ aria, e non è certo il tempo a colmare la sua assenza o lenire il tuo dolore. Il tuo rimane un dolore silenzioso che senti in un modo struggente, indefinito, perchè nessuna ragione umana può definirlo. Mentre il tempo avanza e ogni suo ricordo diventa un solco nell’ anima, trepidante attendi che arrivi quel giorno, quando la tua anima finalmente libera dalle catene terrene, si potrà unire con la sua nel gioioso abbraccio dell’ eternità sotto lo sguardo di Dio! Tutto questo nessuno mai potrà comprenderlo .E mi auguro che nessuno mai possa provarlo. Il mio cuore è volato via con te”.

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