Allo stadio De Cristofaro va in scena una gara ricca di intensità. Il Giugliano parte forte e si porta in vantaggio già al 6’: D’Agostino recupera palla e serve Nepi, che con un preciso destro dal limite batte Donnarumma e fa esplodere il pubblico di casa.
Giugliano-Salernitana 1-2: i granata colpiscono in rimonta al De Cristofaro
La Salernitana però non resta a guardare e risponde subito: all’8’ Inglese costringe Russo a un intervento complicato su colpo di testa, poi Ferraris sfiora il pareggio nell’azione successiva. Il Giugliano si dispone con un modulo dinamico: in fase offensiva diventa un 4-2-3-1, mentre in difesa si compatta in un 5-4-1.
Dopo un buon primo quarto d’ora dei padroni di casa, i granata prendono in mano il gioco e al 32’ trovano il pareggio con Ferraris, che entra in area e con un morbido pallonetto mancino supera Russo per l’1-1. Prima dell’intervallo non mancano altre occasioni: D’Avino si fa vedere in avanti per il Giugliano, mentre Villa sfiora il gol per la Salernitana. Le squadre vanno al riposo in parità.
Secondo tempo
Nella ripresa Raffaele cambia volto alla sua squadra con due sostituzioni e la Salernitana parte più aggressiva. Inglese e Cabianca ci provano, ma Russo risponde sempre presente. Il Giugliano, con il passare dei minuti, cala fisicamente e fatica a costruire. L’ingresso di Baldé per Nepi non cambia l’inerzia del match. A ridosso dell’ultima mezz’ora i tigrotti hanno un sussulto con due buone occasioni per D’Agostino e Zammarini, ma è Donnarumma a tenere a galla i suoi con un paio di interventi decisivi.
La svolta
Proprio nel momento in cui il Giugliano sembra poter trovare il nuovo vantaggio, arriva la beffa: al 79’ Ferrari, appena entrato, è il più lesto a raccogliere un pallone vagante in area e firma il 2-1 per la Salernitana. Nel finale i padroni di casa hanno un’ultima chance con Prado, che però fallisce da ottima posizione. La Salernitana porta a casa la quinta vittoria consecutiva, confermandosi capolista solitaria. Al Giugliano restano applausi, intensità e qualche rimpianto.
Martina Ferraro