Afragola. Una situazione che rischia di finire nel peggiore dei modi quella di Domenico Gallo, esponente del clan Moccia, 47 anni, arrestato in un blitz del gennaio 2015 nel quale finirono in manette altre 29 persone. Gallo versa in gravi condizioni di salute, incompatibili col regime carcerario. Ma resta in carcere perché non c’è una struttura ospedaliera disposto ad ospitarla per curarsi.

“Non gli resta molto da vivere. Vorremmo solo che trascorrere gli ultimi giorni con le cure che gli spettano e non in una cella”. A denunciarlo la sorella Cinzia, che lancia un appello dalle colonne de Il Roma. Arrestato con l’accusa di estorsione in concorso aggravata dal vincolo associativo, Gallo era considerato il re dei “palazzinari” abusivi tra Afragola e Acerra.

Una volta in carcere, l’uomo ha visto peggiorare le sue condizioni di mese in mese. Ha ottenuto dal Gip la scarcerazione e la sostituzione della misura cautelare in carcere con quella degli arresti domiciliari, ma per l’indisponibilità delle strutture sanitarie campane è “bloccato” in cella. Una situazione che rischia di finire in tragedia.

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