Blitz anti-camorra a Villaricca dopo il suicidio di un noto imprenditore giuglianese vittima di usura. Stamattina la Squadra Mobile di Napoli e il Commissariato di Polizia di Stato Giugliano Villaricca hanno tratto in arresto, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. di Napoli, su richiesta della locale D.D.A., ben cinque persone. Si tratta di Emilio Chianese, Francesco Ferrara, Antonio Sarracino, Francesco Magliore e Vincenzo Barbarisi. Devono rispondere dei reati di estorsione ed usura aggravati dal metodo mafioso.
Villaricca, imprenditore suicida per debiti con la camorra: arrestati in cinque
Le indagini, condotte dalla DDA, sono state avviate nel luglio 2018 a seguito del decesso di Giuseppe Giuliano, classe ’77, imprenditore attivo nel settore del commercio e dello smaltimento di materiali metallici. Il suo cadavere fu trovato presso un opificio in stato di abbandono a Giugliano in Campania.
Le investigazioni hanno svelato che l’uomo si è suicidato perché vittima di usura ed estorsione da parte di individui legati al clan Ferrara-Cacciapuoti di Villaricca. Le attività hanno permesso di documentare che l’imprenditore avrebbe pagato somme estorsive anche per l’esecuzione di lavori di smaltimento dei veicoli del Consorzio Unico di Bacino per le Province di Napoli e Caserta.
Per corrispondere le richieste estorsive, si sarebbe poi indebitato con soggetti indicati dal clan stesso, dietro corresponsione di tassi usurai anche superiori al 15 % mensile. Di seguito i nomi dei soggetti finiti in manette.
- Emilio Chianese, nato a Trentola Ducenta (CE) il 13.6.1963
- Francesco Ferrara, alias “Francolone”, nato a Villaricca (NA) il 30.09.1966
- Antonio Sarracino, alias “Mezza Recchia”, nato a Villaricca (NA) il 13.05.1962
- Francesco Magliore, alias “Didò” o “Din Don”, nato a Villaricca (NA) il 02.01.1960, agli arresti domiciliari.
- Vincenzo Barbarisi, nato a Napoli il 15.02.1963, già Appuntato Scelto dell’Arma dei Carabinieri ora in quiescenza, detenuto.
