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Mezzi di soccorso bloccati, turisti e residenti intrappolati. E’ una situazione infernale quella chi è vissuta ieri per la grande affluenza agli stabilimenti del litorale domitio-flegreo. Da Pozzuoli a Castel Volturno, passando per Bacoli e Licola e Varcaturo in territorio di Giugliano, come già avvenuto il 25 aprile 2017, a regnare è stata l’anarchia. Complice la giornata festiva e soleggiata, infatti, in tanti hanno deciso di trascorrere la giornata al mare e hanno preso d’assalto il litorale.

Varcaturo – Castel Volturno. Lunghe code si sono registrate però dal primo pomeriggio e scene di panico con le persone rimaste intrappolate fino alle mezzanotte, come dimostrano i tantissimi post con foto e video pubblicati sui social network. Ad un certo punto la polizia ha chiuso anche via Lago Patria. In tanti hanno lamentano l’assenza di vigili urbani per gestire la viabilità ed intervenire sulla sosta selvaggia. Residenti si sono ritrovati anche con veicoli parcheggiati dinanzi al cancello senza la possibilità di poter uscire, prigionieri in casa. Arterie paralizzate tra via Ripuaria, via Domititana e via Staffetta. Dopo le 19 si è registrato il caos: macchine che non riuscivano a uscire dai lidi né ad entrarvi. Alcuni automobilisti hanno finto un malore per farsi largo nel traffico e scavalcare la coda; altri si sono sentiti male davvero, rendendo necessario l’intervento dell’ambulanza. Intere famiglie sono rimaste “sequestrate” in strada con i bimbi piccoli. L’inferno è finito soltanto dopo le 23.

Bacoli-Pozzuoli. Situazione drammatica anche lungo il litorale flegreo. Tantissimi gli automobilisti rimasti intrappolati nei parcheggi di Fusaro e Cuma, dopo l’aperitivo al Nabilah. Via Spiaggia Romana è diventata una prigione per centinaia di pendolari. Ma peggio forse è andata ai bagnanti che si sono recati in via Miliscola, al Lido Turistico. I tempi di percorrenza dal litorale agli ingressi della tangenziale e dell’Asse Mediano  a Poazzuoli si sono allungati fino a diventare biblici: alcune persone sono rimasta intrappolate nel traffico per almeno tre ore, fino a tarda sera.

Una situazione che si ripete ogni anno, pare addirittura in dimensioni maggiori, ma anche questa volta la prevenzione e l’organizzazione sono state pari a zero. Diverse le persone che hanno accusato malori tra la folla, le risse sfiorate, e chi, tra cui anche famiglie con bambini, giura di non ritornare più in zona dopo l’incubo vissuto ieri. Insomma una giornata difficile che chi ha vissuto da vicino sicuramente non dimenticherà facilmente. Ora si spera che arrivino interventi per migliorare la situazione in giornate come il 2 maggio ed il 2 giugno.

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