variante delta vacanza

Si registrano già diversi casi di variante Delta in luoghi di vacanza. La paura è che la spensieratezza e gli assembramenti “estivi” possano innescare nuovi focolai. In alcune aree la mutazione del virus è già prevalente al 70 per cento.

I luoghi di vacanza a rischio variante Delta

Nel Lazio Ostia, Fregene e Fiumicino stanno già pagando il conto. I campioni positivi sequenziati tra il 20 e il 21 giugno si riferiscono per lo più a ventenni. Ma la costa laziale non è la sola ad ospitare la variante delta. Altro luogo a rischio è la riviera adriatica. A San Benedetto del Tronto, nelle Marche, è stato individuato un focolaio. Anche in questo caso a contagiarsi sono per lo più giovanissimi. Positivi anche tre turisti stranieri.

I focolai importanti

A destare preoccupazione anche la Sardegna, già trasformato l’anno scorso in un focolaio nazionale. Secondo gli ultimi dati dell’Istituto Superiore di Sanità, riferito al 22 giugno scorso, la presenza della variante delta si attesta al 66,7%. La Sardegna è infatti la seconda in Italia per incidenza della nuova variante, dopo il Friuli Venezia Giulia (al 70,8%). «Non dobbiamo dimenticare che questa mutazione è più contagiosa del 50-60 per cento e quindi nelle prossime settimane vedremo sicuramente aumentare i casi dappertutto – mette in guardia Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe – Per provare a fermarla occorre potenziare il contact tracing, il sequenziamento e poi bisogna modulare la campagna vaccinale in maniera tale da anticipare la seconda dose, completare il ciclo ed evitare così un impatto sugli ospedali».

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