La paventata ipotesi di costruire una nuova discarica all’interno del parco delle colline di Napoli, in pratica un sito per il conferimento di biostabilizzato, scatena la reazione immediata dei comitati civici di Chiaiano, Mugnano e Marano e di alcune forze politiche.

E per lunedì, alle 18 presso il presidio permanente della rotonda Titanic, è stato convocata una nuova manifestazione. Sarà un incontro per fare il punto della situazione, convocato d’urgenza dopo il blitz che ha portato all’arresto delle 17 persone coinvolte nella realizzazione della discarica del Poligono, ma soprattutto per sollecitare con forza la bonifica dell’invaso già esistente e che si trova a ridosso dei comuni di Marano e Mugnano.

“Oggi la magistratura, seppure con tempi troppo lunghi – spiega il consigliere Mauro Romualdo – ci dice che non c’è stato alcun controllo, che tutto si è verificato nel peggiore dei modi e per la fame di denaro di boss e di farabutti ben vestiti, sorridenti e ben parlanti. Se tutto ciò è successo significa che la politica, il governo, il parlamento si sono disinteressati del problema, cioè della condanna a morte di estese zone della Campania, lasciando soli, indifesi ed impauriti centinaia di migliaia di cittadini. Governo e parlamento – aggiunge – devono agire subito e in prima persona in termini di controllo, di bonifica dei territori, di salvaguardia della salute dei cittadini.

In caso contrario potrebbe derivarne una situazione di allarme sociale, di indignazione, di sfiducia generalizzata nello stato, di rabbia”. Si muove anche il consigliere regionale Corrado Gabriele: “Presenterò un ordine del giorno in Consiglio regionale – dice – per chiedere al presidente Stefano Caldoro di smentire quanto dichiarato dal commissario straordinario alle discariche, Raffaele Ruberto, ovvero quelle che si riferiscono alla possibilità di realizzare una nuova discarica nel quartiere napoletano di Chiaiano”. Il luogo scelto per lo sversamento dei rifiuti tritovagliati è la cava Zara, già precedentemente individuata dall’ex commissario Annunziato Vardè. Contro tale ipotesi si è già espresso il sindaco di Napoli Luigi De Magistris.

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