A meno di un mese dall’anniversario del devastante sisma del 1980, torna la paura in Irpinia. Una scossa di magnitudo 4.0 è stata registrata questa sera dagli strumenti dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) ad una profondità di circa 14 chilometri, con epicentro un chilometro a sud di Montefredane, in provincia di Avellino.
Il terremoto è stato avvertito distintamente ad Avellino e nei comuni limitrofi, dove centinaia di persone si sono riversate in strada per la paura. Ma il sisma è stato percepito chiaramente anche nelle province di Benevento, Salerno e Napoli, in particolare nei piani alti dei palazzi e nelle aree più sensibili della Campania.
Panico tra la popolazione
Subito dopo la scossa, durata alcuni secondi ma molto intensa, i centralini dei Vigili del Fuoco sono stati presi d’assalto da decine di telefonate di cittadini impauriti che chiedevano informazioni e rassicurazioni. Al momento non si registrano danni a persone o cose, ma sono in corso verifiche da parte della Protezione Civile e delle forze dell’ordine nei comuni più vicini all’epicentro.

Un territorio che non dimentica
L’episodio riporta la mente a quel tragico 23 novembre del 1980, quando un terremoto di magnitudo 6.9 devastò l’Irpinia e parte della Basilicata, provocando la morte di quasi 3.000 persone e la distruzione di interi paesi.
La paura di stasera, a poche settimane da quell’anniversario, riapre ferite mai del tutto rimarginate in una terra che conosce bene la forza della natura e la fragilità delle proprie case e delle proprie memorie.
Le scosse registrate negli ultimi giorni confermano una lieve attività sismica nella zona, e l’Ingv continuerà a monitorare l’area nelle prossime ore per verificare eventuali repliche.





