Domenica tragica al lago di Garda. Miguel Verdecchia, aviere di 39 anni (compiuti poco più di un mese fa) ieri mattina è morto nelle acque gelide, probabilmente ucciso da un malore improvviso quando si trovava a diversi metri di profondità, a largo di Toscolano Maderno, impegnato in un’immersione in compagnia di una coppia di amici.

I due hanno lanciato l’allarme quando Miguel ha fatto un cenno e si è tolto il respiratore. Hanno provato a riportarlo in superficie ma non ci sono riusciti a causa del buio. Il ritrovamento è avvenuto circa due ore dopo, intorno alle 10, grazie alle ricerche di Guardia Costiera e Vigili del Fuoco con il supporto di un robot subacqueo. Non ci sarebbe stato nessun malfunzionamento di bombole o attrezzature e per questo si ipotizza un malore. Verdecchia era esperto di immersioni ed ora la Procura ha aperto un’inchiesta e disposto l’autopsia. L’uomo era originario di Mentana, vicino Roma, ma da circa 20 anni viveva sul Garda.

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