napoli via roma gente in strada

Tantissimi ragazzi riversati in strada. Comitive in giro. E persino una festa di compleanno. Tutto senza il ripetto del distanziamento sociale. A meno di una settimana dal suo avvio, la fase 2 si preannuncia come un colossale fallimento. Da Napoli alla provincia le regole stabilite dal DPCM e dalla Regione Campania faticano a trovare applicazione.

Napoli, in fase 2 troppa gente in strada: comitive prendono d’assalto il centro storico e la provincia

A segnalare tanti assembramenti il Consigliere Regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli. I giovani hanno preso d’assalto negli ultimi giorni luoghi di ritrovo come Piazza Bellini, Via Petrarca a Posillipo o San Martino. C’è chi fuma, chi beve, chi si abbraccia, in violazione di qualsiasi regola di sicurezza anti-covid.

Anche altri luoghi quali il Centro Direzionale, l’area presso la Villa Comunale di Ponticelli, Via Toledo e Corso Italia a Secondigliano sono ritornati ad essere pericolosamente affollati senza che venga rispettato il distanziamento sociale. A Torre del Greco, addirittura, nei pressi di una spiaggia ha avuto luogo una maxi-rissa ripresa da alcuni testimoni con gli smartphone. In un ristorante di Orta di Atella si sarebbe addirittura tenuta una festa di compleanno.

Per la vicenda del compleanno nel ristorante abbiamo inviato una segnalazione alle autorità che stanno verificando l’accaduto”, hanno dichiarato il Consigliere Borrelli ed il conduttore radiofonico de “La Radiazza” Gianni Simioli. “Siamo molto preoccupati, non c’è stato nessun ‘rompete le righe’, così si rischia davvero di far ripartire l’epidemia. Controlli e responsabilità per evitare un disastro”, concludono.

Sul caso interviene anche il consigliere della I Municipalità, Gianni caselli: “A Via Petrarca i ragazzi tutti i pomeriggi, fino a sera, si riuniscono in quella che è la zona della movida, nonostante i bar siano ancora chiusi, e danno luogo a pericolosissimi assembramenti, senza rispettare le dovute distanze e a volte senza indossare le mascherine. I ragazzi a quell’età si sentono speso invincibili e non hanno timore del virus ma il vero problema è che dopo aver concluso la serata questi giovani andranno casa dalle loro famiglie e potrebbero contagiare i loro familiari, i loro parenti anche anziani e sarebbe una tragedia”.

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