daniel migliorelli morto santa maria a vico

E’ una comunità distrutta dal dolore quella di Santa Maria a Vico. La morte del piccolo Daniel Migliorelli ha sconvolto l’intera cittadina della provincia di Caserta. C’è anche giallo sulle cause del decesso del neonato di appena 4 mesi ritrovato senza vita nella culla. Ma si fanno strada le prime ipotesi.

Santa Maria a Vico, morte di Daniel Migliorelli: le prime ipotesi sulla tragedia

Era l’alba quando il bimbo ha smesso di respirare. La mamma, Marika, gli aveva dato l’ultima poppata e lo aveva adagiato nella culla. Quando la giovane è tornata per rivedere il piccolo, si è resa conto che non respirava e non dava più segni di vita. L’arrivo dei soccorsi sul posto si è rivelato inutile. Daniele era già morto quando i sanitari del 118 sono entrati in quella stanza che da luogo di infanzia si è trasformata in una tomba.

Le cause del decesso sono ancora avvolte nel mistero. Il magistrato di turno della Procura di Santa Maria Capua Vetere ha disposto l’esame autoptico. La prima ipotesi formulata dagli inquirenti, dopo una prima ispezione esterna della salma che ora si trova all’ospedale di Caserta, è che il piccolo sia deceduto per problemi respiratori, forse non precedentemente diagnosticati. Sarà però l’ansia a fare definitiva luce su questa tragedia che ha sconvolto un mercoledì qualunque della valle di Sessuola.

Il dolore dei genitori

Daniel Migliorelli, come spiega Edizione Caserta, era il secondogenito di una giovane coppia del casertano. Viveva con il padre, Mario, 25 anni, originario di Marcianise, e la mamma, Marika Mazzola. Con loro anche la sorellina di 2 anni. Una famiglia giovane ma unita, trasferitasi da poco dalla vicina Valle di Maddaloni, il paese di cui è originaria la famiglia di lei. Avevano tutti circondato l’ultimo arrivato di un oceano di affetto. Un clima di serenità e amore spezzato ora da una brutale tragedia.

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