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Arriva la condanna per Salvatore Narciso, l’uomo che nel luglio 2019 uccise la figlioletta, Ginevra, lanciandola dal balcone di casa. I fatti avennero a San Gennaro Vesuviano, in provincia  di Napoli, nella casa dei suoceri.

San Gennaro Vesuviano, uccide la figlioletta lanciandola dal balcone: condannato a 24 anni

Il pubblico ministero aveva chiesto la condanna all’ergastolo. Narciso invece è stato condannato a 24 anni di carcere. CA dare notizia sull’esito del processo è Il Mattino. A emettere il pronunciamento la II sezione della Corte d’Assise presieduta dal giudice Concetta Cristiano

La tragedia si consumò il 15 luglio del 2019. Dopo aver gettato la figlia dal balcone, anche il 35enne si gettò dall’alto dell’abitazione dei suoceri rimanendo ferito. Un tentativo di suicidio che non si completò. Per l’uomo scattò dunque il ricovero in ospedale con tanto di arresto. Secondo quanto si è appreso in questi anni Narciso e la moglie Agnese D’Avino erano in procinti di separarsi e la sera prima del delitto avevano litigato nel corso di una discussione. Questa situazione avrebbe provocato la reazione violenta dell’uomo, che aveva deciso di uccidere la figlia nata dal loro matrimonio e di togliersi la vita.

A Il Mattino Agnese D’Avino ha rilasciato alcune dichiarazioni. «Facile confessare quando tutti hanno visto, ma finalmente la verità è venuta fuori – dice la mamma di Ginevra – ora tutti sanno che quando ha ucciso mia figlia era capace di intendere e volere, tutti sanno la verità ma spero che il pubblico ministero faccia appello alla sentenza perché è chiaramente una pena inadeguata all’atrocità che Narciso ha commesso». E c’è di più l’uomo ha intanto chiesto il mantenimento alla moglie durante il provvedimento di separazione.

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