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Regionali Campania, i flop elettorali: il caso Di Fenza e le altre candidature sotto le attese

Regionali Campania, i flop elettorali: il caso Di Fenza e le altre candidature sotto le attese
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Alle Regionali della Campania emergono con forza anche i flop elettorali, ovvero quelle candidature molto discusse durante la campagna ma che non sono riuscite a tradurre la visibilità mediatica in voti reali. Tra i casi più evidenti spicca quello di Pasquale Di Fenza, candidato di Forza Italia sostenuto in modo massiccio dalla tiktoker Rita De Crescenzo.

Il flop di Pasquale Di Fenza: tanta visibilità, pochi voti

Di Fenza era diventato uno dei nomi più commentati sui social, grazie a dirette, contenuti virali e una massiccia esposizione mediatica legata alla creator napoletana. Tuttavia, allo scrutinio si ferma intorno alle mille preferenze, un risultato lontanissimo dagli oltre diecimila voti raccolti dai candidati forzisti che hanno ottenuto il seggio. Il suo caso diventa così emblematico della distanza tra popolarità digitale e consenso politico concreto.

Gli altri flop: Di Maggio, Boccia e Ciarambino

Il quadro dei risultati deludenti non si ferma qui.

  • Daniela Di Maggio, mamma di Giogiò e candidata della Lega, raccoglie 886 voti, ben sotto le aspettative alimentate dalla sua forte esposizione pubblica.

  • Maria Rosaria Boccia, candidata nella civica di Bandecchi, ottiene appena 78 preferenze.

  • Valeria Ciarambino, ex vicepresidente del Consiglio regionale e candidata con Avanti Campania, supera di poco quota 3.000 voti, insufficiente per avvicinarsi al seggio.

Cosa dicono i risultati

Questa tornata elettorale mette in luce un elemento chiave: la notorietà online non garantisce automaticamente successo alle urne. Le dinamiche social possono amplificare un personaggio, ma la conversione in voto resta un terreno complesso, che richiede struttura politica, radicamento territoriale e organizzazione reale.

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