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Il tribunale del Riesame di Napoli ha disposto gli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico, presso una comunità di recupero per tossicodipendenti in Calabria, per il 37enne Marco Bevilacqua, che era in carcere con l’accusa di aver ferito a colpi di pistola quattro persone all’esterno di un bar di Qualiano, nella notte tra sabato 28 e domenica 29 maggio.

Qualiano, sparatoria fuori al bar: scarcerato Bevilacqua. Va ai domiciliari in una comunità

I giudici hanno accolto l’istanza presentata da Nunzio Mallardo, legale di Bevilacqua, condividendone l’impostazione difensiva. In particolare l’avvocato ha fatto notare come Bevilacqua fosse un tossicodipendente in cura al Sert, di cui ha depositato il certificato, e che la sera del fatto lui volesse solo difendersi dopo che avrebbe subito nei mesi scorsi almeno due violente aggressioni – il legale ha fornito i certificati medici – da parte di persone residenti a Qualiano.

Bevilacqua, originario di Torre del Greco, si era trasferito a Qualiano lo scorso anno dopo aver scontato oltre 10 anni di detenzione per l’omicidio del suocero, e da allora sono iniziati i suoi problemi, dal momento che non sarebbe mai stato accettato, proprio per il reato di cui si era macchiato, dalla comunità in cui si era trasferito.

La folle sparatoria all’esterno del bar Nirvana, frequentato da giovanissimi, poteva però essere una tragedia ancora peggiore. In particolare due dei ragazzi colpiti, di 18 e 19 anni, si sono salvati solo grazie al tempestivo intervento dei sanitari dell’ospedale San Giuliano di Giugliano. Dopo poche settimane però, Bevilacqua lascia quindi il carcere per andare in comunità.

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