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Dopo lo sciame sismico di questa notte, l’Azienda Sanitaria Locale Napoli 2 Nord ha immediatamente attivato il proprio sistema di sicurezza, garantendo una risposta tempestiva e coordinata all’emergenza. Il Direttore Generale dell’ASL Napoli 2 Nord, dott. Mario Iervolino, si è recato immediatamente nelle zone colpite per un sopralluogo congiunto con il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca.

Pozzuoli, accertamenti sui danni alle strutture sanitarie: 39 famiglie sgomberate

L’ufficio tecnico dell’ASL, in collaborazione con i Vigili del Fuoco e la Protezione Civile, sta sopralluoghi accurati per valutare i danni alle strutture sanitarie territoriali. Dalle prime valutazioni, non risultano pericoli di crolli presso la sede del Distretto Sanitario di Pozzuoli in Via Terracciano. La struttura è temporaneamente chiusa per consentire una più approfondita valutazione riscontrati, che al momento sembrano superficiali. La riapertura è prevista nei prossimi giorni.

L’attività ambulatoriale presso il presidio di Via Diano a Pozzuoli si svolge regolarmente. Non sono stati segnalati danni alle sedi di Monteruscello e Monte di Procida del Distretto 35.

Massima attenzione e coordinamento

La Direzione Strategica dell’ASL Napoli 2 Nord è in stretto contatto con la Direttrice della UOC Prevenzione e Protezione dell’ASL e con essa con la Prefettura per il coordinamento delle azioni da farsi. Inoltre sono in corso valutazioni e sopralluoghi per individuare locali alternativi da adibire all’assistenza sanitaria in caso di necessità.

L’obiettivo della Direzione dell’ASL è quello di garantire la continuità dei servizi sanitari essenziali in caso di temporanea inagibilità di alcune delle strutture, tutelando la salute e la sicurezza, in particolare, dei soggetti fragili e delle categorie a rischio.

39 nuclei familiari sgomberati

Intanto è stato disposto lo sgombero dei 39 nuclei familiari da 13 edifici a rischio nel comune di Pozzuoli. A comunicarlo la prefettura di Napoli e la Protezione Civile. Si valuta anche il trasferimento delle detenute di alcune sezione del carcere femminile in altre sedi in attesa di accertamenti e verifiche sulla staticità della casa circondariale.

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