Rocco Sorrentino Condanna (1)

Emessa la prima condanna in uno dei processi che riguardano l’omicidio di Francesco Pio Maimone, giovane aspirante pizzaiolo di 18 anni ucciso per errore a Napoli. Il giudice per l’udienza preliminare di Napoli, Chiara Bardi, ha accolto le richieste della procura, condannando Rocco Sorrentino a sei anni di reclusione.

Condannato Rocco Sorrentino: complice di Valda nell’omicidio Maimone

Sorrentino, uno degli otto individui considerati dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli come coinvolti in questo assurdo episodio di violenza, era accusato di detenzione illegale di un’arma da fuoco.

Aveva, più precisamente, un calibro 38 o 357 con munizioni compatibili con quelle utilizzate nella notte dell’omicidio. Inoltre, è stato accusato di appartenere a un’associazione a delinquere di tipo camorristico, identificata nel clan Valda/Aprea (lo stesso del giovanissimo Francesco Pio Valda, accusato dell’omicidio).

Elementi chiave che hanno contribuito alla sua condanna sono state alcune intercettazioni ambientali raccolte dalla Squadra Mobile di Napoli.

La lite dopo il pestone sulle sneakers di marca

L’omicidio, avvenuto nella notte tra il 19 e il 20 marzo 2023 sul lungomare di Mergellina, si è verificato a seguito di una sparatoria nata da una lite tra gruppi criminali rivali per una banale questione: un pestone su un paio di sneakers di marca. La vittima, Francesco Pio Maimone, si trovava poco distante con alcuni amici ed era completamente estraneo alla vicenda.

La condanna di Sorrentino rappresenta un primo passo nel tentativo di fare giustizia per la morte di un giovane la cui “colpa” era solo quella di trovarsi al momento sbagliato nel posto sbagliato.

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