Occupato il liceo De Liguori ad Acerra, gli studenti:

Da questa mattina gli studenti del Liceo Alfonso Maria De Liguori di Acerra, supportati dai coomitati KAOS e StopBiocidio, hanno occupato l’istituto. Il motivo? Ribadire il “no” all’inceneritore e porre fine all’indifferenza sulla questione ambientale in città.  Attraverso un comunicato, gli occupanti hanno espresso la necessità di agire contro le cause ambientali e sanitarie che minacciano la vita dei cittadini.

«Dopo lo stanziamento di ulteriori 27 milioni di euro da parte della Regione all’inceneritore noi studenti – si legge in una nota – abbiamo preso coscienza della condizione drammatica in cui versa la nostra città e abbiamo sentito il bisogno di prenderci la scuola, uno spazio nostro ma aperto per confrontarci e organizzarci insieme contro il biocidio, la crisi climatica, contro l’incenerimento dei rifiuti, contro la classe dirigente della Regione Campania che pongono il loro guadagno sopra le vite dei cittadini e delle cittadine».
«Con questa occupazione vogliamo che il biocidio torni sotto i riflettori di tutta la regione, vogliamo che le rivendicazioni di noi studenti acquistino una forza e abbiano un impatto mediatico altrimenti impossibile. Pretendiamo una gestione diversa dello smaltimento dei rifiuti, basata sul riuso e sul riciclo e su una economia circolare di essi; pretendiamo la fine delle politiche ecocide e di morte; pretendiamo la fine del silenzio da parte delle istituzioni circa il dramma della Terra dei Fuochi. Vogliamo – concludono gli studenti – che il governo nazionale e le istituzioni locali ci forniscano gli strumenti per lasciarci alle spalle la devastazione ambientale e gli strumenti per non doverla fronteggiare mai più. Proprio per questo ci vediamo tutti insieme il 13 gennaio a piazza Duomo alle ore 16,30».

Il sostegno del sindacato

Il Coordinamento Campania – CGIL, attraverso la sua componente Le Radici del Sindacato, ha intanto espresso pieno sostegno alla coraggiosa lotta degli studenti e delle studentesse del Liceo Statale “Alfonso Maria De Liguori” di Acerra.

Il sindacato ritiene che non si possa più rimandare un’analisi critica delle politiche economiche in Campania e esorta a rompere il silenzio.

“Ci auguriamo che possa diventare contagiosa questa presa di coscienza per tutta la collettività di questi territori. – scrivono in un comunicato –  Scelte di politica ambientale disastrose unite ai nuovi scenari che si potrebbero aprire, se approvato, con l’applicazione del DDL sull’ “Autonomia Differenziata”, porterebbero inesorabilmente i Comuni dell’area a nord di Napoli in una condizione di paralisi della crescita, esponendo sempre più le popolazioni a contaminazioni tossiche e nocive per la salute e per l’esistenza in questi territori. In queste settimane, inoltre, i Sindaci dell’area a nord di Napoli e l’Ente idrico della Regione Campania stanno procedendo alla privatizzazione dell’acqua dei 31 comuni del distretto idrico, proprio in un momento di carovita e inflazione alle stelle per i cittadini. Un’inspiegabile giravolta politica che porterebbe alla Privatizzazione dell’Acqua nella provincia di Napoli su cui bisogna prendere coscienza”.

 

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