Torre Annunziata. Lo zio orco abusava dei due nipotini. Una bimba di 4 e un bimbo di 6. E li minacciava di morte qualora ne avessero parlato con i genitori o con qualcun altro. A sancire la drammatica verità la sentenza emessa ieri dal Tribunale di Torre Annunziata, che non ha concesso sconti all’insospettabile pedofilo che si aggirava tra le mura domestiche. Salvatore B., questo il nome del 40enne condannato ieri per molestie e abusi su minori.

L’escomatage che il pedofilo sceglieva per stare solo con le piccole vittime era semplice: li andava a prendere a a scuola. «Vado a prendere io il piccolo» diceva il 40enne. Quando il bimbo vedeva lo zio fuori all’istituto scolastico sapeva che stava per iniziare un incubo, l’ennesimo che era costretto a vivere. Altre volte la scusa era di portarli a casa dei nonni, dove spesso si consumavano le violenze.

«Zio mi ha toccato è stato il racconto del bambino andavamo a casa dei nonni, poi con un coltello e un pugno vicino alla faccia ha detto pure alla sorellina di non parlare con mamma e papà, altrimenti ci faceva scorrere il sangue». E’ la testimonianza choc venuta fuori durante il processo. I bimbi sono stati violentati per tutto il 2013, finché il piccolo ha avuto il coraggio di parlare ai genitori di quanto gli stesse accadendo. Con parole semplici, quelle che ci si aspetta da un bimbo.

Il bimbo ha condannato Salvatore B. a 9 anni di reclusione, con interdizione perpetua dai pubblici uffici e dai lavori a contatto con i minori, nonché una provvisionale da 10mila euro. Tra 90 giorni le motivazioni.

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