Sono stati vietati i funerali in forma pubblica per Vittorio Parziale, il giovane di 29 anni morto a causa di un malore dopo essere stato dimesso dai medici dell’ospedale Pellegrini di Napoli. A disporre il divieto è stato il questore partenopeo Alessandro Giuliano con un’apposita ordinanza.

Napoli, Vittorio morto dopo visita in ospedale: Questore di Napoli vieta funerali

La salma del 29enne si trova ancora nel nosocomio napoletano in attesa che venga effettuata l’autopsia. Il giovane, secondo le prime informazioni, era stato arrestato qualche anno fa perché coinvolto in un giro di spaccio di sostanze stupefacenti del clan Elia del Pallonetto di Santa Lucia ma dopo la nascita del figlio aveva cambiato vita.

Venerdì scorso, Parziale si era presentato al Pronto Soccorso dell’ospedale della Pignasecca perché lamentava un forte mal di stomaco e dolori al petto e al braccio. Dopo essere stato visitato, i sanitari gli avevano diagnosticato una cattiva digestione e lo avevano quindi dimesso. Ma proprio mentre Vittorio era in attesa dei risultati di ulteriori esami cui era stato sottoposto, si sarebbe sentito improvvisamente male: è morto, stroncato probabilmente da un arresto cardiocircolatorio, mentre stava salendo le scale per far ritorno di nuovo in reparto.

Tensioni in ospedale

Quando la notizia della morte di Vittorio Parziale si è diffusa, alcuni amici e parenti si sono precipitati al Pellegrini, facendo registrare momenti di tensione. Due di loro, infatti, si sono scagliati contro gli agenti della Polizia di Stato, nel frattempo intervenuti sul posto: i due hanno minacciato i poliziotti e hanno colpito alcune volanti con dei pugni; per questo, un 53enne e un 31enne sono stati denunciati alla competente Autorità Giudiziaria.

Disposta autopsia

Intanto, su disposizione del pm di turno, la polizia ha sequestrato la cartella clinica; anche la salma è sotto sequestro in attesa dell’autopsia. La locale Procura invece ha aperto un fascicolo in cui al momento non compaiono indagati.

Borrelli: “Famiglia ha diritto alla verità”

In attesa dell’esito dell’esame autoptico amici e familiari hanno chiesto un incontro al deputato di Alleanza Verdi-Sinistra, Francesco Emilio Borrelli, che ha accolto la richiesta e ha incontrato la famiglia Parziale: “Su questa vicenda bisogna accendere un faro. È necessario che si faccia chiarezza quanto prima – ha detto il parlamentare – e che la famiglia sappia perché Vittorio è morto e se ci sono state colpe o omissioni, in quel caso bisognerà agire in tutte le sedi possibili per restituire giustizia. Ho già preso contatti con l’Asl e farò il possibile per far emergere rapidamente la verità. Le violenze e i disordini che si sono creati all’interno e all’esterno del Pellegrini sono da stigmatizzare, ma la famiglia Parziale ha diritto alla verità”.

 

 

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