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Napoli, capovolto cestello da cantiere: Ciro, Luigi e Vincenzo precipitati da 20 metri di altezza

Tre operai morti in un cantiere a Napoli: precipitati da venti metri di altezza
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Strage sul lavoro questa mattina a Napoli, dove tre operai sono morti dopo essere precipitati da un’altezza di circa venti metri in un cantiere edile in via Domenico Fontana, tra i quartieri dell’Arenella e del Rione Alto. Le vittime – come riporta Il Mattino – sono Ciro Pierro, 62 anni, di Calvizzano; Luigi Romano, 67, di Arzano, e Vincenzo Del Grosso, di 54, di Napoli (via Duomo).

Napoli, capovolto ascensore di cantiere: così sono morti i 3 operai dopo volo di 20 metri

 

L’incidente è avvenuto all’interno di un cantiere della zona collinare, dove i tre si trovavano su un vano ascensore che, per cause ancora in fase di accertamento, si sarebbe improvvisamente ribaltato e aperto, facendo precipitare gli operai nel vuoto dal settimo piano, dov’erano in corso dei lavori condominiali di sostituzione della guina del tetto appaltati alla ditta Pietroluongo.

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Immediato l’intervento dei soccorsi, ma per i tre uomini non c’è stato nulla da fare: sono morti sul colpo. Sul posto sono intervenuti anche gli ispettori dell’ASL e i Vigili del Fuoco. Le indagini sono affidate alla Polizia di Stato, a cui toccherà accertare eventuali responsabilità. Dai primi accertamenti pare che i tre non avessero i dispositivi di sicurezza, tra cui imbracature e caschi protettivi. Tra le ipotesi principali è che un perno dell’intelaiatura metallica che sorregge il cestello abbia ceduto e quest’ultimo si sia inclinato facendo precipitare gli operai nel vuoto.

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