Uno spiraglio di luce dopo anni di occupazioni irregolari, proteste e abusi edilizi. In questi giorni l’Ufficio Patrimonio del Comune di Melito ha proceduto alla prima assegnazione di un alloggio popolare a una famiglia del rione 219.
Melito, spiragli di legalità nel rione 219: assegnato il primo alloggio popolare a una famiglia
La decisione è arrivata con una determina dirigenziale dopo l’accoglimento di un’istanza di subentro. A beneficiare del provvedimento un intero nucleo familiare. Il legittimo assegnatario era una donna, venuta a mancare circa dieci anni fa. La figlia è riuscita a subentrare regolarmente dopo aver pagato i canoni di locazione insoluti e dopo aver dimostrato il rispetto dei requisiti previsti dalla legge (tra cui un ISEE basso e l’assenza di altre proprietà immobiliari).
Si tratta però di una goccia nell’oceano. La situazione del rione 219, affrontata di petto dalla triade commissariale guidata da Antonio Cappetta, è piena di criticità. Dopo anni di silenzi istituzionali e omissioni amministrative, la commissione straordinaria ha dovuto mettere ordine in uno dei quartieri più difficili della provincia partenopea, dove la gestione degli alloggi avviene spesso con il placito della camorra. Al momento sono 386 gli alloggi censiti. Circa 233 le diffide notificate, con l’invito a saldare posizioni debitorie accumulate negli anni (anche con eventuali piani di rientro da sottoscrivere con Municipia) o a sanare abusi edilizi, tra cui la creazione di intere balconate esterne che hanno cambiato il volto del rione.
Emessi 58 sgomberi
Per gli occupanti irregolari pagamento dei debiti e ripristino dello stato dei luoghi sono l’unica strada da percorrere per poter presentare istanza di subentro e ottenere un’assegnazione regolare. Da gennaio 2025, in mancanza di requisiti, sono state già emesse 58 ordinanze di sgombero. Su queste si gioca la partita più difficile: liberare le abitazioni senza ricorrere all’uso della forza e offrire agli “abusivi” una soluzione abitativa.