Colpo di scena nel processo per estorsione aggravata dal metodo mafioso che ha visto coinvolti tre imputati ritenuti vicini al clan Amato-Pagano. La Suprema Corte di Cassazione, prima sezione penale, ha annullato la sentenza emessa dalla Corte di Appello di Napoli, disponendo un nuovo giudizio.
Melito, processo contro il clan Amato-Pagano: revocati i domiciliari per tre imputati
Tra i protagonisti della vicenda giudiziaria figurano Maria De Luca e Domenico Di Girolamo, marito e moglie, già ai domiciliari per due episodi di estorsione aggravata con l’aggravante mafiosa, legati all’imposizione di gadget natalizi ai commercianti per conto del clan. Entrambi sono difesi dall’avvocato Luigi Poziello del Foro di Napoli Nord. Insieme a loro, anche Giuseppe Sinistro, assistito dall’avvocato Celestino Gentile, ha beneficiato dell’annullamento della sentenza da parte della Cassazione. La Corte d’Appello di Napoli ha quindi revocato gli arresti domiciliari per De Luca e Di Girolamo, in attesa del nuovo giudizio, così come disposto dagli “ermellini”.

Il processo nasce dalla maxi-inchiesta che nel 2021 portò all’arresto di 31 persone tra Napoli e Caserta e svelò i rapporti tra imprenditoria locale e criminalità organizzata nella gestione del racket e nell’imposizione di gadget natalizi alle attività commerciali del territorio. In manette finì anche il presidente dell’Aicast.