Un corteo formato da circa 250 persone ha sfilato ieri sera tra le strade di Melito contro le ordinanze di sgombero e demolizione che potrebbero colpire centinaia di famiglie del rione 219. La manifestazione, promossa dal sindacato SiCobas, non ha registrato disordini. I residenti hanno chiesto la sanatoria degli abusi realizzati negli ultimi vent’anni (circa 400 balconi non a norma) e la regolarizzazione delle occupazioni abusive degli alloggi.
Melito, gli abitanti del rione 219 sfilano in protesta contro ordinanze di sgombero e abbattimenti
La situazione è tesa. Venerdì scorso si è tenuto un incontro in Prefettura a Napoli tra una delegazione del rione 219, commissari prefettizi e Regione per trovare un accordo tra le parti. La triade commissariale – guidati dal commissario Francesco Antonio Coppetta – hanno proposto ai residenti di consorziarsi per finanziare le operazioni di abbattimento dei balconi e il ripristino dello stato dei luoghi.
Per gli occupanti “sine titulo” invece si potrebbero valutare altre soluzioni, come la realizzazione di nuovi alloggi, sulla scia di quanto avvenuto a Scampia. Certo è che l’esecuzione delle ordine di sgombero e abbattimento, senza un “paracadute” sociale, potrebbe avere conseguenze pesantissime e alimentare nuove tensioni tra gli abitanti del rione 219 e le istituzioni. La commissione straordinaria che guida il comune ha deciso di muoversi solo nel solco della legalità e di usare il pugno duro, come già dimostrato dall’abbattimento coatto del bar “blu moon” avvenuto circa due settimane fa.
“Ghettizzati e abbandonati. Non hanno colpa”
“Questa sera c’è stata un enorme e partecipata assemblea degli abitanti della 219 di Melito – si legge in un post di Salvatore Annuale, rappresentante SiCobas -. Il tema della vertenza è l’emergenza abitativa e la volontà delle istituzioni di mettere per strada oltre 400 famiglie con la sola colpa di aver dato credito negli ultimi 40 a quella stessa politica di destra e di sinistra che ha realizzato veri e proprio quartieri dormitorio ghettizzati ed abbandonati a loro stessi con le costruzioni della legge 219. Di aver creduto alle promesse delle varie giunte comunali di Melito pronte ad accaparrarsi i voti dei proletari di quei rioni e poi abbandonarli al proprio destino, ed ecco che una commissione prefettizia in nome di una legalità a senso unico fatta solo di cifre norme e pezzi di carta vorrebbe spazzare via cancellando una intera vita fatta di relazioni comunità e solidarietà”.