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Martina Carbonaro, la Procura: “Vicenda di una gravità inaudita”. Incastrato l’ex fidanzato grazie a video e gps

madonna della pace 2025
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“Una vicenda di una gravità inaudita.” Così il procuratore facente funzioni di Napoli Nord, Anna Maria Lucchetta, ha aperto la conferenza stampa tenuta questa mattina ad Aversa per illustrare i dettagli sull’omicidio di Martina Carbonaro, la 14enne di Afragola brutalmente uccisa nei giorni scorsi. Accanto a lei il pm Alberto Della Valle e il comandante provinciale dei carabinieri Biagio Storniolo.

Martina Carbonaro, la Procura: “Vicenda di una gravità inaudita”. Incastrato l’ex fidanzato grazie ai video e al gps

 

Al centro dell’incontro, la dinamica dei fatti e il provvedimento di custodia cautelare emesso nei confronti di Alessio Tucci, 19 anni, ex fidanzato della vittima, che ha confessato l’omicidio. Tucci è stato incastrato grazie a una serie di riscontri investigativi determinanti. In primis, le immagini di videosorveglianza della zona che lo immortalavano mentre si muoveva nei pressi dell’ex stadio Moccia di Afragola, luogo dove è stato ritrovato il corpo di Martina, nascosto tra le macerie di un edificio abbandonato. A inchiodarlo anche i dati del GPS del suo cellulare, che lo collocano proprio in quell’area nell’orario compatibile con l’omicidio. Inoltre, durante le perquisizioni, è stato rinvenuto l’abito che indossava al momento del delitto.

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Secondo quanto riferito dalla Procura, Tucci avrebbe attirato Martina con un pretesto e poi l’avrebbe colpita con una pietra dopo che la ragazza si era rifiutata di abbracciarlo. Successivamente, avrebbe tentato di occultare il cadavere all’interno della struttura fatiscente. La procuratrice Lucchetta ha sottolineato con forza l’urgenza di azioni educative e sociali: “È una tragedia che impone a tutti noi, istituzioni e famiglie, di riflettere. Dobbiamo educare bene i nostri figli, fin da piccoli.”

Nel frattempo, la comunità di Afragola si è stretta intorno alla famiglia della giovane con un presidio di studenti e cittadini davanti alla scuola che Martina frequentava. Tanti i cartelli con la scritta “Giustizia per Martina” e “Mai più femminicidi”. L’autopsia sul corpo della vittima è prevista nei prossimi giorni. Le indagini proseguono per chiarire ogni dettaglio della dinamica e valutare eventuali responsabilità aggiuntive.

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