Marano: “Ostaggi nelle nostre abitazioni”, la rivolta dei residenti nella zona del mercato pannino

Desktop
Mobile

“Siamo ostaggi nelle nostre abitazioni, sono anni che viviamo in questa situazione di disagio ma nessuna amministrazione è capace di intervenire”. E’ lo sfogo, più che comprensibile, di decine di cittadini che stamani hanno manifestato tutto il loro disappunto per la condizione del mercato pannino di via Padreterno e che ora annunciano una nuova protesta per la prossima settimana.

 

“Non possiamo uscire né entrare con le nostre auto: è una palese violazione del diritto di proprietà – tuonano alcuni residenti – Nessuno ci ascolta, martedì bloccheremo l’allestimento degli stand”. Uno spazio angusto, privo di servizi igienici, situato a ridosso di abitazioni e stradine parallele, che decenni fa era stato assegnato in via provvisoria ma con la rassicurazione che, nel giro di pochi mesi, sarebbe stata individuata una zona realmente attrezzata. Nulla è stato fatto e da allora si continua ad operare in una situazione di assoluta illegalità. Persino i mezzi di soccorso hanno incontrato, nel corso degli anni, difficoltà a muoversi nello spazio così ristretto. Quella di via Padreterno e delle aree limitrofe non è un’area mercatale, sia chiaro a tutti.

 

Nessuno colpevolizza i mercatari, anche se molti dei quali non sono in regola con i pagamenti della Tosap, ma è ora che vengano ripristinate le condizioni minime di legalità e vivibilità. Cosa attendono, insomma, gli amministratori (sindaco e assessore al ramo), le forze dell’ordine, i dirigenti comunali e chiunque sia preposto a tale attività ad intervenire con un provvedimento di chiusura? La soglia della tollerabilità ha varcato ogni limite. Siamo consci delle difficoltà degli operatori del settore e del commercio in generale, ma quel mercato è roba da terzo mondo. Sul posto, stamani, c’erano i vigili urbani. Qualche residente ha preannunciato un esposto-denuncia da presentare ai carabinieri.

Desktop
Mobile

Ti potrebbe interessare

Torna in alto