Sale a 10 il numero delle persone intossicate dalla mandragora, una pianta simile agli spinaci che se ingerita in grosse quantità può causare vomito, vista offuscata e le allucinazioni. In alcuni casi si può arrivare al coma.

Mandragora, 10 persone intossicate: il lotto contaminato proviene dall’Abruzzo

Le prime cinque vittime appartengono a due distinti nuclei familiari. Quattro di loro, una coppia di mezza età e due coniugi anziani, abitano a Monte di Procida. La quinta persona che ha ingerito la pianta è un 44enne, ricoverato all’ospedale San Giuliano di Giugliano: è in finito in ospedale perché ha avuto una perdita di conoscenza ed è rimasto soffocato dal suo vomito. Le sue condizioni sono al momento stabili. Le altre 5, invece, appartengono ad altre due famiglie, portando quindi a tre i nuclei fino ad ora coinvolti.

La verdura sarebbe stata acquistata in diversi negozi dei due comuni flegrei, venduta come prodotto sfuso e non imbustato. Non si esclude che i commercianti si siano riforniti dallo stesso produttore, che potrebbe aver venduto loro la mandragora inconsapevolmente. L’Asl Napoli 2 Nord ha allertato tutti i gli ospedali del territorio per eventuale arrivo di altri intossicati.

Mandragora dall’Abruzzo

Il lotto contaminato è arrivato al mercato ortofrutticolo CAAN di Volla, in provincia di Napoli, dall‘Abruzzo. Grazie alla collaborazione dello stesso operatore, è stato possibile tracciare, insieme ai carabinieri e all’Asl Na 2, la catena degli acquisti e, quindi, identificare la merce potenzialmente contaminata. Al momento i militari hanno appurato che la mandragora è stata commercializzata da società di Forio d’Ischia, Aversa, Volla, San Valentino Torio (SA) e Avezzano (AQ). Le ASL territorialmente competenti hanno già provveduto a ritirare la verdura velenosa.

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