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Un’autentica tragedia quella che si è consumata a Manchester, in Inghilterra. Un bambino, durante la nascita, è stato decapitato dal proprio ginecologo. Sotto inchiesta la dottoressa Vaishnavy Laxman (nella foto).

La tragedia risale a diverso tempo fa ma la vicenda è arrivata in tribunale in questi giorni: una donna aveva bisogno di un cesareo d’emergenza a causa del fatto che il suo piccolo si trovava in posizione podalica. Tuttavia, Laxaman ha pensato che si potesse ugualmente provare a fare un parto naturale e così è stato. Il medico, in quel momento, ha chiesto alla paziente di spingere ma qualcosa non è andato come avrebbe dovuto. «Il dottore è venuto da me e ha detto che il dottor Laxman aveva deciso che non ci sarebbe stato un cesareo e l’ho vista tirare i piedi e il cordone del bambino e ha detto al paziente di spingere. Questo è qualcosa che non puoi dimenticare», ha raccontato l’ostetrica Mona Chard.

La manovra eseguita dal medico ha causato il distacco delle gambe, delle braccia e del busto del bambino lasciando la testa bloccata nel ventre della mamma. Successivamente, la povera donna ha dovuto eseguire un parto cesareo allo scopo di rimuovere la testa del bambino. Inutile dire che la povera donna – che si trovava al Ninewells Hospital di Dundee – sia rimasta sconcertata da ciò che le è capitato. Non a caso, appena si è trovata faccia a faccia con Lexman gli ha detto che non l’avrebbe mai perdonata per ciò che aveva fatto.

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