Partecipazione e commozione per la cerimonia d’apertura de “Le cinque giornate di Giugliano contro la camorra”. La celebrazione in via Monte Sion, luogo simbolo per la città. Proprio lì fu uccisa Mena Morlando. La ragazza fu usata come scudo umano da Francesco Bidognetti durante un agguato nel 1980. A lei oggi è dedicata una strada ed una lapide nel vicoletto del centro storico dove fu ammazzata dai sicari della camorra.

A deporre fiori accanto alla lapide i familiari e le istituzioni. Presenti il fratello di Mena Angelo Morlando, Giovanni Fernandes, vittima innocente e “superstite” di camorra, i commissari prefettizi Giuseppe Guetta e Luigi Colucci, Anna Copertino e Paola Cipolletta dell’associazione “Contro le mafie”.

“Giugliano è una città di serie “A” e non è seconda a nessuno – ha dichiarato il commissario Guetta – ma ognuno deve fare la sua parte”. “Non c’è successo se non c’è un apporto della comunità – commenta invece Colucci – Dobbiamo ridare dignità a questo territorio e scuotere la coscienza dei cittadini”.

Stamattina alle 11, il primo appuntamento presso la saletta del settimanale AbbiAbbè in via San Francesco a Patria, “Mafie: la via d’uscita” . Interverranno Sergio Pacilio, Direttore responsabile “AbbiAbbè”, Luisa Bossa, Commissione Parlamentare Antimafia, Raffaele Cantone, Magistrato di Cassazione, Anna Copertino, referente Presidio Libera Giugliano “Mena Morlando”, Eliana Iuorio, Pres. Ass. “Contro le mafie”. Il dibattito sarà moderato da Giovanni Russo, TeleclubItalia.

Presso il primo Circolo alle 9.30, l’incontro “Costituzione e Legalità” con Tonino Scala, scrittore, giornalista ed autore de “La Costituzione siamo noi” e Roberto Ruocco, referente Agende Rosse Campania.

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