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Indennità agli amministratori ad Aversa, esposto alla Corte dei Conti: “Percepiti compensi maggiorati”

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Aversa. Il caso delle indennità degli amministratori locali finisce alla Corte dei Conti. A presentare un esposto è stato Carmine Palmiero, ex presidente del consiglio comunale durante l’amministrazione Golia, che contesta la scelta dell’attuale esecutivo di calcolare i compensi sulla base del cosiddetto criterio statico, quello legato al censimento anziché tener conto dei dati demografici aggiornati dall’Istat. Al centro della disputa c’è la soglia dei 50mila abitanti, decisiva per stabilire l’ammontare delle indennità degli amministratori locali.

“Se ho scritto questo esposto alla Corte dei Conti è perché mi sono sentito obbligato da una risposta della dirigente Paola Oro dal sapore burocratico. Avevo chiesto una cosa semplice: la restituzione dell’indennità percepite in eccesso dagli amministratori locali, secondo i miei calcoli”, dichiara ai nostri microfoni Palmiero.

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Dal 2022 gli abitati del Comune di Aversa sono al di sotto della soglia dei 50mila abitanti, per questo ritengo sia opportuno prendere in considerazione il cosiddetto “dato dinamico”, così da avere un riferimento adeguato alla realtà che viviamo. Significherebbe che i nostri amministratori dovrebbero percepire il 10-15% in meno rispetto a ciò che percepiscono attualmente. Parliamo di cifre considerevoli: a quanto pare avrebbero percepito in più 80mila euro all’anno”, conclude l’ex presidente del consiglio comunale. Il tema era stato sollevato già in consiglio comunale dal consigliere di opposizione Mauro Baldascino, che ne aveva chiesto un approfondimento.

Le reazioni

Dal Comune arrivano intanto le prime reazioni. Il sindaco Francesco Matacena fa sapere “di essere a conoscenza di una richiesta pervenuta all’ente e che gli uffici stanno scrupolosamente verificando”. Critico, invece, il presidente del consiglio Giovanni Innocenti che parla di “norma correttamente applicata. Mi preoccuperei non delle indennità – sottolinea Innocenti – ma del rischio che Aversa scenda sotto i 50mila abitanti, perdendo così finanziamenti importanti per la nostra città, come Pics e Priuris. Significherebbe rinunciare ad almeno 20-22 milioni di euro l’anno”, conclude il presidente del consiglio comunale.

Il servizio

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