“Potere al Popolo!” è nato per unire le lotte sociali, sia territoriali che nazionali, in uno spazio politico di trasformazione, che pratichi e stimoli la partecipazione democratica diretta di lavoratrici e lavoratori, studenti, studentesse e disoccupati: la maggioranza del popolo che, però, è sempre politicamente in minoranza.
Giugliano “Potere al Popolo!” non ci presentiamo a queste elezioni: “Sempre le stesse cricche”
Anche sul piano cittadino, vediamo sempre le stesse cricche governare e scambiarsi posti e favori dal centro-destra al centro-sinistra. Basta leggere i nomi dei candidati alle prossime elezioni comunali per rendersi conto della assoluta intercambiabilità delle collocazioni politiche. A dimostrazione che le candidature sono motivate da interessi occulti e non da programmi politici seri e idee precise e manifeste. La nostra prerogativa è tutt’altra: incentrare l’azione politica su forze e temi concreti e non su promesse elettorali, scambi di favori e interessi personali. La nostra convinzione è che la politica debba servire a costruire una vita migliore per tutti, a partire innanzitutto da chi nella nostra comunità sta peggio.
Una vera politica di emancipazione deve prima di tutto eliminare i fattori di dipendenza dei cittadini dai favori resi sottobanco dai politicanti di mestiere (che il più delle volte, a livello locale, un vero “mestiere” non ce l’hanno). Le passate amministrazioni, comprese le più recenti, hanno invece operato nel senso opposto. D’altronde le numerose inchieste giudiziarie della Procura di Napoli Nord e della Direzione Distrettuale Antimafia napoletana lo stanno dimostrando ampiamente. La funzione pubblica è stata ampiamente asservita agli interessi di pochi, privilegiati, privati.
La decisione dell’ex consiliatura comunale di dimettersi in massa, per anticipare le elezioni per beceri calcoli politico-elettorali, da un lato; la commissione prefettizia di accesso che ha depositato la propria relazione, dall’altro, hanno consegnato alla cittadinanza un quadro politico particolarmente torbido e tempi di preparazione della campagna elettorale estremamente asfissianti. Per questi motivi, forti delle nostre ragioni e della nostra pratica, consapevoli che le elezioni sono soltanto un momento della prassi politica, che invece va alimentata quotidianamente dal basso, tra la gente, abbiamo deciso di non presentarci a questa tornata elettorale.
Negli ultimi anni, nel nostro piccolo, abbiamo portato avanti numerose battaglie: dalla riapertura della biblioteca comunale all’evento musicale negli spazi esterni alla metropolitana, dalle proiezioni di film in collaborazione con l’associazione Soul Palco al festival organizzato da Contropiano presso la Villa Comunale, dalla lotta per la casa degli abitanti di via Bosco Casacelle alla lotta contro gli impianti di smaltimento rifiuti inquinanti, alla lotta al fianco degli studenti e delle studentesse del Marconi che chiedevano una scuola sicura in termini di edilizi.
Battaglie che ci hanno dimostrato che non è vero che in questa città nessuno fa niente e non ci siano fermenti di vita collettiva, portati avanti da chi non vuole adeguarsi alle scelte politiche locali; da chi, nonostante tutto, non si rassegna e ha ancora la forza di indignarsi e reagire. Una forza che va alimentata e organizzata socialmente e culturalmente. È da qui che abbiamo intenzione di ripartire, per mettere in piedi ancora più iniziative, molti altri percorsi di lotta e aggregazione, cui dare, in prospettiva futura, anche rappresentanza nelle istituzioni cittadine.
Dare voce, organizzata, a chi non ne ha.
Su questa strada…
Comunicato stampa