Da oggi le famiglie rom avranno una casa a Giugliano. Non tutte, ma per almeno 40 persone si apre una nuova pagina di dignità e inclusione. Il Comune ha deciso di riattivare il progetto Abramo e riprendere da dove si era interrotto, cioè l’assegnazione delle abitazioni. L’immobile scelto è sempre quello di via Palmentiello – beni confiscati alla camorra. È per questi appartamenti che sono stati firmati i primi sei contratti come previsto dal piano “Abramo”.
Questa fase – fortemente voluta dalla Prefettura e portata a termine dal commissario prefettizio di Giugliano, Carmine Valente, come ultimo atto del suo mandato – è frutto di un lavoro congiunto tra istituzioni e terzo settore. Decisiva la collaborazione di Michele Ippolito, dirigente alle politiche sociali del Comune, impegnato anche ad avviare un futuro piano di inclusione scolastica dei minori rom. L’assegnazione dell’immobile è avvenuta sulla base della graduatoria del precedente bando di diversi mesi fa. Sei nuclei familiari sono stati convocati e hanno firmato i contratti in comodato d’uso gratuito: avranno a disposizione le chiavi delle loro abitazioni e da questo momento possono attivare le utenze per renderle pienamente vivibili. Quest’ultime a carico degli assegnatari.
“C’è voluto un lavoro articolato e paziente, ma alla fine siamo riusciti a consegnare a sei nuclei familiari di etnia rom un intero palazzo in via Palmentiello che l’Agenzia Nazionale Beni Confiscati aveva destinato per questa finalità. Un edificio sotratto alla camorra ospiterà famiglie con bambini che usciranno, finalmente, dai campi, diventando presidio di legalità per la prima volta nella storia della città di Giugliano in Campania”, commenta soddisfatto il commissario prefettizio Valente.
“Voglio ringraziare gli uffici comunali e l’associazione 21 Luglio, che hanno operato una difficile mediazione con le famiglie rom, che erano diffidenti nell’accettare questa soluzione per loro nuova. Sono felice di aver concluso il mio mandato a Giugliano, che è una città bellissima, con un risultato di così grande rilevanza sociale”, conclude Valente.