Domizia e Sib-Confcommercio portano il Museo del Danno al Parlamento Europeo

Le attività dell’associazione Domizia, che sulla costa a nord di Napoli si occupa del presidio ambientale della ricca biodiversità dell’area, travalicano i confini locali e arrivano al parlamento europeo. Ospiti della vicepresidente dell’istituzione europea, Pina Picierno, i volontari di Domizia hanno istallato la mostra itinerante del progetto Museo del Danno nella sala Churchill della sede di Strasburgo del parlamento durante la settimana della plenaria del 2 e 5 ottobre.

Domizia e Sib-Confcommercio portano il Museo del Danno al Parlamento Europeo

“Questa mostra ci invita a riflettere sull’importanza della protezione dell’ambiente marino, un tema cruciale in un mondo che affronta sfide ecologiche senza precedenti a livello nazionale, europeo e naturalmente globale”, ha detto la vicepresidente Pina Picierno, che ha aggiunto: “I rifiuti installati dal Museo del Danno arrivano dalla mia regione, dalla Campania, ma potrebbero trovarsi ovunque, su qualsiasi spiaggia. E’ essenziale proteggere l’ambiente, come fa con costanza e professionalità l’associazione Domizia, che oltre a tutelare la natura, la promuove e crea occasioni di sviluppo”.

Il presidente dell’associazione Domizia, Vincenzo Ammaliato, ha sottolineato il carattere inclusivo di Domizia, formata da volontari di eterogenea formazione professionale. “Domizia è composta da esperti non solo di natura e ambiente, ma di diverse professionalità, fra cui operatori economici e turistici – ha detto Ammaliato – perché è costantemente alla ricerca sia della sostenibilità ambientale, sia di quella economica, convinta che siano imprescindibili. Gli obiettivi dei volontari di Domizia forse sono diversi, ma il percorso è comune, ed è quello della sostenibilità ambientale che è materia di tutti”.

Non a caso, è seguito l’intervento di Salvatore Trinchillo, socio fondatore di Domizia, nonché gestore di uno dei lidi storici della costa domiziana e vicepresidente nazionale del Sib (sindacato italiano balneare) che ha posto l’accento sull’esperienza che sta avendo nel gruppo ambientalista di Domizia. Questo impegno ha consentito di istituire nel proprio sindacato a livello nazionale la sezione “Sib ambiente” da lui stesso presieduta. “Per noi operatori turistici e concessionari di spiagge le pratiche di ecosostenibilità sono opportunità anche economiche. E’ giunto il momento di abbattere le barriere fra le varie parti ed eliminare le fazioni per dialogare tutti insieme”.

E’ intervenuta anche Rosaria della Valle, consigliere di gestione della fondazione Mario Diana, istituzione green della SRI, azienda di Gricignano d’Aversa, leader in Italia nel settore del riciclo, che sostiene il progetto Museo del Danno, la quale ha rivendicato i livelli d’eccellenza raggiunti dall’Italia a livello mondiale nel settore appunto dei riciclo. “Sosteniamo con grosso entusiasmo il progetto di Domizia legato al marine litter – ha detto della Valle – perché convinti che il messaggio che porta sia globale e interessi l’intero pianeta, affinché ci sia maggiore attenzione nelle pratiche di utilizzo dei materiali plastici, che di per sé non sono dannosi, ma appunto lo è il loro errato smaltimento”.

Ha chiuso i lavori Alessandra Moretti, presidente della commissione ambiente del parlamento europeo, che ha rivendicato il ruolo pilota dell’europa nella tutela dell’ambiente e ha assicurato che ci saranno politiche e investimenti ancora più incisivi. “Ma la politica non basta – ha detto la presidente della commissione ambiente – perché l’inquinamento, soprattutto marino, aumenta. E i reperti del Museo del Danno qui esposti lo dimostrano ampiamente e in maniera suggestiva. Serve maggiore consapevolezza della gente, verso pratiche ecosostenibili, come si sforzano i volontari di Domizia di promuovere”

Centinaia i parlamentari di ogni nazione e loro assistenti che si sono interessati ai reperti del Museo del Danno esposti nella sala Churchill, formati dal marine litter raccolto durante le volontarie bonifiche delle spiagge libere alle foci del fiume Volturno, del Lago Patria e dei canali dei Regi Lagni e Cuma. Soddisfatti i volontari di Domizia che tornano a casa motivati nella mission che portano avanti sulla costa domiziana adesso sguardo ormai global.

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