È una comunità affranta dal dolore, quella di Mugnano dove, nel pomeriggio di oggi, si sono celebrati i funerali di Enrico e Luigi Amatore, padre e figlio morti un tragico incidente in aereo avvenuto nel Comune di Cellole, nel Casertano.

Dolore a Mugnano e a Marano, oggi i funerali di Enrico e Luigi: chiesa gremita di persone

Per l’ultimo saluto alle due vittime la chiesa San Biagio di Mugnano era gremita di persone. C’erano anche i compagni di Enrico dell’Aeronautica militare; oggi infatti doveva essere il primo giorno di lezione per il 21enne. Tra i presenti anche una delegazione di vigili urbani di Napoli, ex colleghi di Luigi Amatore, e diversi esponenti del mondo della scuola, visto che la moglie e madre delle vittime, Lina Varriale, ricopre il ruolo di dirigente scolastico al liceo “Emilio Segrè” a Marano. In prima fila anche i sindaci di Marano e Mugnano, Matteo Morra e Luigi Sarnataro, che per la giornata di oggi hanno proclamato il lutto cittadino, e il consigliere regionale Giovanni Porcelli. 

A celebrare l’omelia è stato l’arcivescovo di Napoli, Mimmo Battaglia: “È un momento segnato dalla triste ma si chiamato a volgere il nostro sguardo verso il cielo. Non siamo qui a pregare per Luigi ed Enrico ma con loro, insieme. Oggi è difficile anche per me riuscire a trovare parole per dare conforto, soprattutto alla famiglia. Le parole possono farse aiutarti in questo momento ma poi passa. E questa parola è solo la parola di Dio, l’unica che può dare pace nei giorni a venire. Enrico e Luigi, mi rivolgo a voi, chiedo aiuto a voi. La vostra famiglia sta dimostrando grande dignità in questo dolore. questo è davvero un dolore assurdo”.

“Proprio oggi Enrico – ha detto Battaglia – doveva essere accompagnato nel suo primo giorno in Aeronautica. Invece ci troviamo qui per un altro atterraggio e questa volta senza fine. L’unica possibile é vivere il dolore come unico atto d’amore. Dobbiamo credere che la nostra sofferenza non è inutile. Anche Gesù sulla croce si sentiva abbandonato ma ha consegnato la sua vita. Sono convinto che il senso della morte non sta mai in fondo ai nostri ragionamenti. E tutti voi conoscevate l’impegno di Enrico e Luigi. Luigi e l’amore per la famiglia ed il lavoro. Enrico chissà quante volte ha sentito “la vertigine non è paura di cadere ma voglia di volare”. L’uscita delle due bare – una mogano per Luigi e un’altra bianca per Enrico – è stata accompagnato da un lungo e commovente applauso dei presenti. Infine il lancio dei palloncini bianchi con cui gli amici del 64enne e del 21enne e i parenti hanno voluto accompagnare, simbolicamente, l’ultimo viaggio terreno di padre e figlio.

 

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