Anche i nuovi esami richiesti dalla famiglia di Michele Noschese sembrano confermare quanto emerso dall’autopsia eseguita nei giorni scorsi: nessun segno evidente di violenza sul corpo. Ad anticiparlo è il Corriere della Sera. La causa del decesso sarebbe da attribuire, come indicato in un comunicato ufficiale della Guardia Civil, a un «uso prolungato di sostanze stupefacenti».
Dj morto a Ibiza, Michele filmato prima dell’arresto: “Ha inseguito una ragazza e aggredito l’anziano vicino”
Gli ulteriori accertamenti diagnostici, una TAC total body e una risonanza magnetica, sono stati eseguiti nella notte, su richiesta del padre di Michele, Giuseppe Noschese – ex primario del pronto soccorso dell’ospedale Cardarelli – assistito legalmente dall’avvocata Rosanna Alvaro. Le indagini proseguono. Nella giornata di ieri (giovedì), è stato ascoltato Raffaele Ricco, il miglior amico di Michele, che ha confermato alla Guardia Civil quanto già riferito al Corriere della Sera: «Lo hanno immobilizzato con manette a polsi e caviglie, respirava a fatica. Ho assistito al momento in cui ha esalato l’ultimo respiro».
Il video prima dell’arresto
Alcuni video girati sabato mattina mostrano Michele mentre aggredisce un anziano vicino di casa, Xavier, afferrandolo da dietro. L’intervento della polizia è avvenuto nel complesso residenziale di Roca Lisa, a Santa Eulalia, nella zona collinare di Ibiza, dopo diverse chiamate al 112 da parte degli abitanti che segnalavano forti liti e scontri fisici all’interno di un appartamento. Numerosi testimoni hanno visto una giovane donna, sui 25 anni, fuggire dall’abitazione di Michele, inseguita dal dj, e scavalcare un balcone per rifugiarsi in un altro appartamento. La ragazza, di origini argentine, si trovava da tre giorni in casa con Noschese, ma i motivi del litigio restano poco chiari. La scena è stata seguita da grida e momenti di panico. In precedenza, l’uomo avrebbe avuto anche una violenta discussione con altri due individui nella sua abitazione.

Una residente della zona, intervistata da El Diario de Ibiza, ha raccontato: «Mi sono svegliata verso le otto a causa di rumori e urla. Quando sono uscita in giardino ho visto circa quindici persone urlare. Ho poi visto Michele sul balcone del suo vicino, un uomo di 82 anni, mentre lo scuoteva violentemente». La donna ha aggiunto: «Non so se fosse in preda a un delirio psicotico, se fosse sotto l’effetto di droghe o cosa stesse accadendo». Ha raccontato di aver gridato agli amici di Michele: «Non è vostro amico? Fermatelo!». La loro risposta: «È impazzito, non possiamo fare nulla». Poco dopo sono arrivati la Guardia Civil e la sicurezza privata del residence, insieme a un’ambulanza, inizialmente chiamata per soccorrere l’anziano aggredito. «Poi ci hanno informati che era morto a causa di un arresto cardiaco», ha concluso.
La replica del padre di Michele Noschese
Giuseppe Noschese ha commentato così: «Non ho ancora ricevuto i risultati definitivi della TAC e degli esami effettuati nella notte. Ci vorranno ancora un paio di giorni. Ma domenica riporterò Michele a Napoli. Il corpo è stato rilasciato e la cremazione è prevista per domani. Sia mia moglie Daniela che mio figlio Giampiero, come me, sono distrutti dal dolore». Sul presunto consumo abituale di droga da parte del figlio ha dichiarato: «Come può affermarlo la Guardia Civil? Voglio vedere se ci sono denunce a carico di mio figlio che lo attestano. Ho piena fiducia nella giustizia spagnola e attendo con tranquillità i referti ufficiali e l’esito dell’inchiesta». Infine, ha precisato che la denuncia per omicidio sporta presso la Guardia Civil era «un atto necessario». Da medico ha aggiunto: «Se Michele aveva convulsioni dopo essere stato fermato, andava soccorso, non picchiato e immobilizzato con manette a mani e piedi».