bidello pedofilo castellammare picchiato

Castellammare. Era già noto per il suo vizietto. In un’altra scuola della penisola sorrentina il bidello stabiese arrestato tre giorni fa era stato sorpreso a spiare le ragazzine chiuse in bagno e per questo era stato trasferito in un’altro istituto. Ma la lezione non gli era bastata. Così al “Raffaele Vivivani”, un alberghiero di Castellammare, ha fatto peggio e avrebbe violentato due studentesse 15enni nel suo sgabuzzino.

Proprio una delle vittime, dopo l’ennesimo abuso subito, sarebbe scoppiata in lacrime e sarebbe corsa in classe. Da lì avrebbe raccontato tutto alle insegnanti e poi alla mamma e sarebbe partita l’inchiesta. Ma la prima “giustizia” fatta sarebbe stata privata: due giorni dopo da quell’ennesimo episodio, il bidello fu pestato a sangue all’esterno della scuola da due uomini.

L’indagine era già partita e A.L. nel frattempo ha fatto richiesta di trasferimento in un’altra scuola. Anche un’altra amica della prima ragazzina che lo aveva denunciato si era presentato alla polizia per raccontare le molestie subite. Il quadro accusatorio è cominciato ad essere pesante ed è stato deciso di procedere a intercettazioni telefoniche. Viene interrogato ma nega tutto.

La procura di Torre Annunziata dispone degli accertamenti irripetibili e si scopre che il suo Dna corrisponde a quello trovato sugli abiti delle due ragazzine violentate. E così l’altro giorno sono stati disposti gli arresti domiciliari mentre continuano le indagini. Ora si cercano nuove prove, all’interno del suo smartphone e del suo computer, per capire se altre vittime sono finite nella sua rete e se ha commesso altri abusi in passato.

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