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E’ morto da eroe Rahhal Ammari, marocchino di 42 anni. L’uomo nella mattinata di ieri si è tuffato nelle acque agitate del mare di Castel Volturno per trarre in salvo due bambini di sei e otto anni che stavano annegando. Il gestore del “lido dei Gabbiani” al Villaggio Coppola è stato inghiottito dal mare, stroncato da un malore mentre tentava di riportare a riva il secondo dei piccoli in difficoltà.

Castel Volturno, Rahhal morto da eroe per salvare due bambini

Erano le undici del mattino quando Rahhal, insieme a un altro uomo, stava raccogliendo dei frutti di mare. Tuttofare, gran lavoratore, una moglie e un figlio in Marocco, il 42enne conosciuto in zona come Said era l’uomo fidato del titolare dello stabilimento a cui veniva affidato la gestione del lido. Ieri mattina, però, gli è stato chiesto qualcosa che non è previsto da alcun accordo di lavoro: salvare due vite. Quando Rahhal si è accorto di due bambini che invocavano aiuto, non ci ha pensato due volte: insieme al compagno si è tuffato in acqua.

Ha riportato sulla scogliera il primo dei due bambini. Poi si è rituffato per salvare il secondo. Peccato che le acque di Castel Volturno lo hanno inghiottito per sempre. Quando gli uomini della Guardia Costiera hanno recuperato il corpo del 42enne a 70 metri dalla riva, per lui non c’era più niente da fare. Non respirava più, quasi sicuramente stroncato da un malore durante le fasi concitate del salvataggio. “E’ morto da eroe”, hanno detto i soccorritori con le lacrime agli occhi.

La mamma è scappata

Nonostante il grande atto di eroismo, per Rahhal non c’è stato neanche il giusto tributo da parte dei familiari dei due bambini. Secondo quanto riporta Il Mattino, infatti, la mamma dei due piccoli, dopo la tragedia, avrebbe portato via i minori senza partecipare ai soccorsi, presumibilmente spaventata e forse temendo che le venisse contestata la mancata vigilanza dei ragazzini. La donna non è stata identificata, ma le potrebbe essere contestata l’omissione di soccorso.

Gli amici e i colleghi di Said chiedono giustizia: “Chi sa, parli”. Con il mare agitato i piccoli non dovevano tuffarsi, fanno notare i gestori di un altro stabilimento di Castel Volturno. Il sacrificio di Rahhal che ha pagato con la vita il salvataggio di due bambini poteva essere risparmiato con un maggiore senso di responsabilità e maggiore accortezza da parte di una mamma che oggi si è resa irreperibile.

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