Un vero e proprio piano anti-furbetti è scattato in queste ore a Casoria. Tra il weekend e la giornata di ieri diverse auto sono state rimosse così come molte contravvenzioni sono state elevate per gravi infrazioni al codice della strada. Due gli interventi più rilevanti. Nel pomeriggio di sabato in via Principe di Piemonte sono state rimosse col carroattrezzi due vetture che erano ferme in sosta addirittura sotto la pensilina della fermata degli autobus, occupando lo spazio riservato agli utenti del servizio. Non era la prima quella fermata veniva usata da automobilisti come una sorta di box privato.

Casoria: operazione “tollerenza zero” della Municipale e polemiche su rete idrica

“L’azione della municipale oltre a punire i trasgressori è stata quindi volta – ha commentato il sindaco Raffaele Bene  a ricostruire quel senso civico necessario affinché non si verifichino più situazioni come questa”.  Con lo stesso fine anche l’operazione incentrata alla rimozione di auto parcheggiate sugli stalli riservai ai disabili: gli agenti hanno perlustrato altre strade, provvedendo a multare diverse vetture in divieto di sosta: alcune erano posizionate anche a ridosso dei cancelli di ingresso. La Polizia Locale sta inoltre approntando un piano di controllo anche sui permessi di parcheggio per invalidi utilizzati indebitamente.

Sempre a Casoria tiene intanto banco la discussione sui fondi per ripristinare la rete idrica. Il sindaco ha infatti annunciato di recente un maxi finanziamento regionale (cona una prima tranche di oltre due milioni di euro) che che dovrebbe servire a riparare le gravi perdite che causano smottamenti, dissesti ma soprattutto tanti disagi ai cittadini.

Al primo cittadino ha però risposto l’ex assessore ai lavori pubblici Enzo Amato. “Quei soldi erano stati già promessi nel lontano 2017, ma la riconversione di quei fondi fu ritirata perché non è mai stato approvato un progetto preliminare”, ha accusato Amato. A lui ha risposto direttamente Tommasina D’Onofrio, attuale assessore ai lavori pubblici: “le promesse di finanziamento non esistono, il decreto porta la data di qualche giorno fa” – ha tuonato concentrandosi poi sui benefici che – con ritardi o meno – questi lavori porteranno alla cittadinanza.

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