Un intero quartiere trasformato in un fortino della droga, con abitazioni adibite allo spaccio, controllo costante del territorio e sistemi di sorveglianza neutralizzati con le armi. È quanto hanno scoperto i Carabinieri a Pescopagano, frazione al confine tra Mondragone e Castel Volturno, dove nella notte del 17 dicembre è scattata una vasta operazione antidroga.
Il blitz, condotto dai Carabinieri del Reparto Territoriale di Mondragone, ha portato all’esecuzione di nove misure cautelari nei confronti di soggetti appartenenti alla stessa famiglia di etnia rom, ritenuti responsabili di aver gestito una piazza di spaccio strutturata e radicata. Quattro persone sono state condotte in carcere, tre poste agli arresti domiciliari, mentre per due è stato disposto il divieto di dimora nella provincia di Caserta.
Indagini avviate nel 2023
L’ordinanza è stata emessa dal GIP del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, su richiesta della Procura della Repubblica, al termine di un’indagine avviata nel settembre 2023. L’attività investigativa, basata su intercettazioni telefoniche, ambientali e sistemi di videosorveglianza, ha permesso di ricostruire l’organizzazione dello spaccio.
Secondo quanto emerso, le abitazioni degli indagati – in gran parte abusive e concentrate lungo la stessa strada – erano state convertite in punti vendita di sostanze stupefacenti, con un flusso continuo di clienti. I militari hanno documentato circa 400 episodi di cessione di droga.
Fucili, pistole e controlli anti-polizia
Durante le indagini sono state sequestrate armi da fuoco e munizioni, tra cui un fucile a pompa calibro 12 e una pistola Beretta 98FS con matricola abrasa, oltre a diverse quantità di stupefacenti. Gli indagati effettuavano frequenti controlli della zona per individuare eventuali dispositivi di monitoraggio. In un’occasione, una telecamera installata dagli investigatori è stata individuata e distrutta con colpi di fucile, evidenziando la pericolosità del contesto e il livello di organizzazione del gruppo.








