Si è conclusa poco fa l’autopsia sul corpo di Martina Carbonaro, la 14enne uccisa ad Afragola lo scorso 26 maggio dall’ex fidanzato Alessio Tucci, 18 anni, reo confesso. L’esame, durato oltre tre ore e mezza, è stato eseguito presso l’ospedale San Giuliano di Giugliano in Campania, su incarico della Procura di Napoli Nord.
Afragola, autopsia conferma tre gravi lesioni tra cui colpo frontale: restituito corpo per i funerali
La dottoressa Raffaella Salvarezza ha condotto l’autopsia, affiancata dai consulenti di parte: i medici Pietro Tarsitano e Omero Pinto per la famiglia della vittima, nominati dall’avvocato Sergio Pisani, e il medico legale Antonio Palmieri per la difesa dell’indagato, rappresentata dall’avvocato Mario Mangazzo.
Durante l’esame sono state confermate tre gravi lesioni, tra cui un colpo frontale. Tuttavia, per determinare con precisione se Martina sia deceduta immediatamente o abbia vissuto minuti di agonia, saranno necessari ulteriori esami istologici e tossicologici. Questi accertamenti saranno fondamentali per stabilire se un intervento tempestivo avrebbe potuto salvarle la vita. Al termine dell’autopsia, la salma di Martina sarà restituita alla famiglia per i funerali, che saranno celebrati dal cardinale Mimmo Battaglia nella Basilica di Sant’Antonio ad Afragola.