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Approvato il nuovo DPCM: negozi, movida, mascherine. Tutte le regole da seguire

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Approvato nella notte il nuovo DPCM dal Consiglio dei Ministri che impone nuove limitazioni alla vita sociale e alle attività commerciali. Tra le nuove prescrizioni il limite di sei partecipanti alle feste e di 30 a cerimonie e funerali. Scongiurata al momento la didattica a distanza per le scuole superiori, come invece suggerito in un primo momento dalle regioni e in particolare dal governatore veneto Luca Zaia.

Nuovo DPCM, le regole

Mascherine all’aperto e a casa e divieto di sport amatoriale di contatto

Il nuovo provvedimento de Governo impone l’uso di mascherine all’aperto e anche al chiuso, in casa, quando si ricevono ospiti. Stop allo sport di contatto come calcio e basket. Si salvano soltanto i dilettanti, con il tetto di spettatori già previsto di 1.000 per il calcio e il 15 per cento della capienza dei palasport (ma senza superare quota 200, anche se saranno possibili eccezioni come chiesto con forza da alcuni governatori).

Cerimonie e feste

Per le feste in casa è prevista la “raccomandazione” – ma non l’obbligo – di non invitare più di sei persone. Trenta invece è il tetto massimo di partecipanti concesso per legge per matrimoni e funerali. Un limite importante che avrà ripercussioni sul settore del wedding. La misura però si è resa necessaria dopo la scoperta di alcuni focolai nel corso di feste nuziali, come avvenuto ad esempio a Monte di Procida, in provincia di Napoli.

Movida, tutti i limiti

Dal provvedimento sono fatte salve le palestre. Arriva invece la tanto annunciata stretta sulla movida. Si potrà consumare ai tavoli soltanto Bar, pub e ristoranti dovranno chiudere entro le 24, mentre dalle 21 si potrà consumare soltanto ai tavoli e non in piedi davanti ai locali. Introdotto dunque il divieto di assembramento fuori alle attivitòà commerciali e in piazza e il divieto di vendere alcolici dalle 22. Nei negozi gli ingressi dovranno essere dilazionati e si potrà sostare all’interno soltanto per il tempo necessario agli acquisti.

Pubblico impiego e spettacoli

A lavoro da casa oltre il 60-70% del personale. Il governo intende anche intervenire sullo smart working, per potenziarlo e portarlo nella Pubblica amministrazione dall’attuale 50% del personale al 60-70%, con un invito ad un rafforzamento anche nelle aziende private. Incentivo, quest’ultimo chiesto anche dall’Anci per decongestionare i trasporti. Il titolare del ministero della Cultura, Dario Franceschini, lo aveva anticipato: non sono stati irrigiditi i limiti d’ingresso già in vigore per gli spettacoli. Per cinema, teatri, sale da concerti c’è il tetto di 200 spettatori (500 per strutture più grandi) al chiuso e 1.000 all’aperto. Si tratta degli stessi limiti confermati anche per gli sport: alle partite di calcio all’aperto non possono assistere più di mille spettatori mentre per gli incontri sportivi al chiuso il limite è di 200 accessi complessivi.

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