Allarme amianto nell’acqua? Anche la Chiesa si mobilita. La parrocchia san Ludovico d’Angiò, tra le più attive del territorio, ha infatti ordinato una serie di analisi sull’acqua che attraversa le condotte idriche del centro cittadino. Gli esami, i cui costi sono completamente a carico della parrocchia, saranno effettuati dalla Green drop in collaborazione con l’università degli studi La Bicocca di Milano e i risultati dovrebbero arrivare prima di Natale. L’obiettivo è quello di verificare l’effettivo grado di inquinamento dell’acqua e il suo grado di potabilità. L’iniziativa della san Ludovico d’Angiò segue di qualche settimana la notizia che l’acqua di ben 130 comuni, tra cui appunto quello di Marano, potrebbe contenere alti livelli di amianto o altri metalli pesanti, poiché attraversa condotte idriche realizzate in tubature di cemento e amianto, prima che quest’ultimo venisse dichiarato illegale.

 

Iniziativa di don Ciro Russo. “Dopo aver appreso, da svariati organi di stampa, che l’acqua poteva essere inquinata ci siamo subito mobilitati – spiega don Ciro Russo, parroco della chiesa di via don Mimì Galluccio – Abbiamo deciso di far effettuare autonomamente alcune analisi, affidandoci ad uno dei migliori laboratori d’Italia, per constatare l’eventuale livello di inquinamento dell’acqua che arriva nelle nostre case. E’ un modo per evitare allarmismi e per avere dati certi da diffondere alla cittadinanza”. L’acqua che verrà analizzata è quella che attraversa i corsi principali della città (corso Umberto, via Merolla e corso Europa) e le loro arterie laterali (via Unione Sovietica, corso Italia, via Lazio, via Vallesana, via Falcone e via Baracca). È già da qualche mese ormai che la Chiesa locale, in particolar modo la san Ludovico d’Angiò, è in prima linea sul fronte delle tematiche ambientali.

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