Il gip di Napoli ha respinto la richiesta di archiviazione della Procura per la tragica frana di Casamicciola e chiesto un supplemento di indagini. Altri 30 giorni per individuare gli eventuali responsabili della morte delle 12 persone sull’isola d’Ischia, con particolare attenzione ai sindaci.
Dodici morti nella frana di Casamicciola, il Gip di Napoli respinge archiviazione
Il giudice per le indagini preliminari, Nicola Marrone, ha depositato un’ordinanza in cui stabilisce che gli atti dell’inchiesta sul disastro colposo che colpì il comune ischitano il 26 novembre del 2022, vengano restituiti al pubblico ministero per identificare entro trenta giorni i soggetti che avrebbero ricoperto incarichi o funzioni rilevanti nella catena delle responsabilità da verificare. Dovrebbero essere verificate le scelte amministrative dal 2012, quando è scattato l’obbligo di adozione del piano comunale di Protezione Civile.
Al termine dell’attività integrativa, i nominativi dovranno essere iscritti nel registro degli indagati. Soddisfazione dagli avvocati delle famiglie delle vittime, sottolineando l’importanza del riferimento agli studi di “microzonazione sismica di terzo livello”. “Questi studi – ricordano gli avvocati -, da tempo disponibili e trasmessi agli enti competenti, già evidenziavano la presenza di condizioni di instabilità e situazioni multirischio nel territorio interessato, in stretta connessione tra assetto idrogeologico e fenomeni di dissesto”.
Un piano aggiornato probabilmente avrebbe potuto prevedere meglio per provare ad evitare il disastro. Per questo nuovi accertamenti serviranno ad approfondire meglio e capire quanto fosse prevedibile quella tragica frana.







