Una folla silenziosa e composta ha riempito le navate della Chiesa Evangelica di via Fra’ Gregorio Carafa, nei pressi della stazione centrale di Napoli, per dare l’ultimo saluto all’assistente capo coordinatore della Polizia di Stato Aniello Scarpati, l’agente 47enne travolto e ucciso a Torre del Greco da un Suv condotto da un imprenditore 28enne di Ercolano.
Napoli, poliziotto travolto e ucciso: funerali solenni in Chiesa
Scarpati stava facendo un servizio di Volante quando, in una curva in viale Europa, l’auto su cui viaggiava insieme al collega Ciro Cozzolino si è scontrata frontalmente con una macchina di grossa cilindrata proveniente dalla direzione opposta. L’impatto, probabilmente avvenuto a velocità superiore ai 100 km/h, è stato devastante e non ha lasciato scampo ad Aniello. Dai primi accertamenti effettuati sul conducente del Suv responsabile del sinistro, è emerso che il 28enne stesse guidando sotto l’effetto di alcol e cocaina. Deve rispondere di omicidio stradale.
Sia Napoli che le forze dell’ordine si sono raccolte attorno alla famiglia di Scarpati sin da quando la notizia della sua morte è stata resa pubblica. Ieri è stata allestita la camera ardente nella caserma Nino Bixio. Il comune di Torre del Greco ha proclamato il lutto cittadino. Oggi in centinaia hanno partecipato alle esequie. Presenti diversi esponenti delle istituzioni, tra cui il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, il capo della Polizia Vittorio Pisani, il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, il prefetto Michele Di Bari, il cardinale Battaglia e il presidente della Regione Vincenzo De Luca. Alle 10 e 30 il feretro, avvolto in una bandiera tricolore, è giunta nella Chiesa accolto da un applauso seguito da da un religioso silenzio. Il feretro, poi, accompagnato dal picchetto d’onore, è stato deposto ai piedi dell’altare.
La moglie: “Ti amerò per sempre”
Commovente, all’uscita della bara, la dedica della moglie Eliana ad Aniello. In lacrime, vicino al feretro del marito, ha giurato per il coniuge amore eterno e lo ha ringraziato per averle dato “tre splendidi figli”. La donna si è poi concessa ai microfoni de giornalisti e si è detta orgogliosa di essere stata la moglie di un poliziotto.








