La traslazione e festa della Sacra Icona della Santissima Madonna di Casaluce, Patrona della città e della Diocesi di Aversa, ottiene un riconoscimento storico: l’iscrizione ufficiale nell’Inventario del Patrimonio Culturale Immateriale della Campania (IPIC).
Aversa, la festa della Madonna di Casaluce entra nell’Inventario del Patrimonio Culturale Immateriale della Campania
Il riconoscimento della Regione Campania valorizza una tradizione secolare che ancora oggi richiama cittadini, associazioni e fedeli, confermandosi tra le manifestazioni più partecipate e sentite dell’Agro Aversano.

La richiesta di inserimento è partita dalla consigliera comunale Adele Ferrara, che ha lavorato in sinergia con don Antonio Fabozzi, parroco della chiesa dei Santi Filippo e Giacomo e rettore del santuario mariano di via Roma. Il riconoscimento colloca la festa della Madonna di Casaluce tra le espressioni identitarie più importanti della Campania.
Le altre feste tradizionali
Oltre ad Aversa, nell’IPIC figurano altre importanti tradizioni: nella provincia di Napoli, la festa religiosa di Santa Maria Libera nos a Scandalis a Quarto e, a Bacoli, la mitilicoltura nel Lago Fusaro insieme al culto di Sant’Anna. Per la provincia di Caserta, restando nell’Agro aversano, è stata riconosciuta anche la tradizione de “I collatori di San Giovanni” a Teverola.