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Rapina in banca a Caserta e la fuga in Bosnia: arrestata intera banda. Auto del colpo ritrovata a Giugliano

Rapina in banca a Caserta e la fuga in Bosnia: arrestata intera banda. Auto del colpo ritrovata a Giugliano

Si chiude il cerchio attorno alla banda che nella notte tra il 21 e il 22 marzo scorso assaltò la filiale della Deutsche Bank di via G. M. Bosco a Caserta. Sabato mattina, in Bosnia-Erzegovina, sono stati arrestati cinque uomini accusati di aver partecipato alla rapina aggravata.

Rapina in banca a Caserta e la fuga in Bosnia: arrestata intera banda. Auto del colpo ritrovata a Giugliano

 

L’operazione è frutto di un’indagine congiunta della Squadra Mobile di Caserta, coordinata dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, con il supporto del Servizio Centrale per la Cooperazione Internazionale di Polizia e della polizia investigativa bosniaca (SIPA), che ha eseguito materialmente i fermi. Un sesto complice era già stato catturato il 15 luglio al confine italiano.

Secondo la ricostruzione degli investigatori, quella notte i sei malviventi – mascherati e a bordo di un’auto con targhe rubate – forzarono l’ingresso della banca e asportarono la cassa continua. Durante la fuga furono intercettati da una volante della Polizia di Stato: i rapinatori reagirono speronando con violenza l’auto di servizio, ridotta a un rottame. Due agenti rimasero feriti, con prognosi di 7 e 10 giorni.

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Un poliziotto, nonostante l’impatto, riuscì a strappare il passamontagna a uno dei criminali, fornendo un elemento decisivo per le indagini. La banda riuscì comunque a dileguarsi grazie al supporto di altri complici giunti con un secondo veicolo, anch’esso con targhe rubate.

La cassa venne abbandonata durante la fuga, mentre l’auto utilizzata per il colpo fu rinvenuta poco dopo, incendiata, nel comune di Giugliano. Le indagini hanno permesso di identificare tutti i responsabili: sei uomini di origine rom, residenti nei campi nomadi della provincia di Napoli, con precedenti per reati contro il patrimonio e la persona.

Sulla base degli elementi raccolti, la Procura di Santa Maria Capua Vetere ha ottenuto l’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per l’intera banda.

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