Venticinque persone, tra cui Umberto De Gregorio, presidente dell’EAV (Ente Autonomo Volturno), sono state iscritte nel registro degli indagati dalla Procura di Torre Annunziata nell’ambito delle indagini sulla tragedia della funivia del Monte Faito, in Campania. Il drammatico incidente, avvenuto il 17 aprile 2025, ha causato la morte di quattro persone.
Tragedia del Monte Faito, 25 indagati: c’è anche il presidente EAV Umberto De Gregorio
L’iscrizione degli indagati si è resa necessaria in vista di un accertamento tecnico irripetibile, fondamentale per stabilire le cause del disastro. Il conferimento ufficiale dell’incarico ai periti è fissato per il prossimo 23 maggio, data chiave per l’inizio delle attività tecniche. L’inchiesta è coordinata dal procuratore Nunzio Fragliasso, che ha istituito un apposito pool di magistrati per fare luce sull’accaduto.

La tragedia
L’incidente si è verificato nel pomeriggio del 17 aprile 2025, quando una cabina della storica funivia, che collega Castellammare di Stabia al Monte Faito, è precipitata durante il tragitto. Le vittime sono state identificate come Janan Suliman, 25 anni, cittadina israeliana; Elaine Margaret Winn, 58 anni, e suo fratello Graeme Derek Winn, 65 anni, entrambi cittadini britannici; e Carmine Parlato, 59 anni, macchinista dell’EAV originario di Vico Equense. L’unico sopravvissuto è Thabet Suliman, 23 anni, fratello di Janan, attualmente ricoverato in gravi condizioni all’Ospedale del Mare di Napoli.
Secondo le prime ricostruzioni, il cedimento di un componente meccanico potrebbe essere stato la causa del deragliamento. Tuttavia, gli inquirenti non escludono responsabilità legate a eventuali negligenze nella manutenzione, errori progettuali o mancati controlli nei protocolli di sicurezza.