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Non risparmia una dura stoccata all’indirizzo del governatore Vincenzo De Luca lo scrittore napoltano Maurizio De Giovanni. Nel corso dell’intervista rilasciata a Tg Club – Speciale Coronavirus, in onda su Teleclubitalia, ha difeso i giovani che in questi giorni stanno riempiendo di nuovo gli spazi della movida.

De Giovanni contro De Luca: “Ipocrita attaccare i giovani. Se tieni aperto, ti assumi i rischi”

“Stiamo aprendo prima di quanto sarebbe stato utile aprire – ammette De Giovanni -. Mon si poteva aspettare. Era necessario riaprire per le attività. Ora i governatori avvertono il rischio di vanificare gli sforzi fin’ora fatti. La verità però è che i ragazzi non ce la fanno più dopo una prolungata chiusura a stare dentro, complici anche le belle giornate primaverili e l’estate in arrivo”.

Poi l’affondo a De Luca, che anche nel corso della sua ultima diretta ha confermato la scelta di blindare la movida. “O non si riapre o si apre e si accetta il rischio degli assembramenti. Trovo ipocrita l’attacco ai giovani. Si sa che a Chiaia, Falcone e sul lungomare ci saranno situazioni difficili. Se lasci aperti i baretti fino alle 23, non puoi lamentarti se c’è gente, altrimenti metti la polizia a controllare. O si fa ripartire l’economia della città e si corrono dei rischi, oppure si resta chiusi”.

A complicare la situazione e rendere più difficile l’osservanza delle norme anti-covid la caratteristiche territoriali della città di Napoli. “Viviamo in una città “stretta”. O proibisci alla gente di uscire e scaglioni le uscite oppure vai incontro all’urbanistica di una città particolare. Napoli ha delle zone limitate. Il rischio del virus c’è. Certi ristoranti di Capri, Positano, trattorie dei Quartieri Spagnoli, come possono rispettare un distanziamento sociale? Come possono sopportare i costi di fitto, stipendi e le tasse con tre coperti? Gli converrà restare chiuso”.

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