La Corea del Nord attacca gli Usa e promette dure contromisure alle «azioni offensive»: l’invio della portaerei Usa Carl Vinson, ha detto un portavoce del ministero degli Esteri ripreso dalla Kcna, conferma che le «spericolate mosse americane per invadere la Corea del Nord hanno toccato una fase seria dei suoi scenari. Se gli Usa osano optare per una azione militare, come un ‘attacco preventivo’ e la ‘rimozione del quartier generale’, la Corea del Nord è pronta a reagire a ogni tipo di guerra desiderato dagli Usa».

La Carl Vinson, portaerei della classe Nimitz a propulsione nucleare, ha lasciato Singapore per dirigersi sabato non verso l’Australia, come originariamente previsto, ma verso la penisola coreana in risposta ai ripetuti lanci di missili (l’ultimo, fallito, è di appena mercoledì) e dei segnali secondo cui potrebbe esserci il sesto test nucleare.

«La prevalente grave situazione prova ancora una volta che la Corea del Nord era totalmente nel giusto quando ha aumentato le sue capacità militari di auto-difesa e di attacco preventivo contro la potenza nucleare da pivot – ha aggiunto il portavoce nel dispaccio della Kcna diffuso in piena notte -. Prenderemo le più dure reazioni contro i provocatori per difenderci da potenti forze armate e mantenere il percorso da noi stessi scelto. Considereremo gli Usa pienamente responsabili delle catastrofiche conseguenze legate alle sue azioni oltraggiose».

Con Pyongyang per nulla intenzionata a mollare le ambizioni atomiche e le sue velleità di potere, il presidente Donald Trump ha ipotizzato che gli Usa possano prendere azioni unilaterali.

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